Alternativa per Benevento e Civico 22 incontrano la stampa in piazza Cardinal Pacca
Dagli scavi di piazza Cardinal Pacca (meglio conosciuta come piazza S.Maria), effettuati per realizzare con i fondi del Pics un’accoglienza turistica destinata anche al parcheggio di bus turistici, oltre che di un info point, emergono reperti risalenti all’età Romana e Medievale. I lavori vengono sospesi, in attesa che la Sovrintendenza riesca a datare l’origine e la natura degli antichi insediamenti.
Sul Mattino del 12 maggio leggiamo però un intervento del vice sindaco di Benevento, Francesco De Pierro, nel quale il comprimario di Mastella dice: “Il progetto andrà avanti. Proprio nella giornata odierna (11 maggio – ndr) comuni riflessioni con la sovrintendenza (!) hanno confermato che non esiste nessun pericolo che il piano progettuale possa subire limitazioni. Anzi, il rinvenimento di reperti impreziosirà l’intera opera di riqualificazione del sito. Infatti, stiamo immaginando, di concerto con la sovrintendenza, di creare un contesto di valorizzazione dei resti archeologici sul modello già adottato con la progettualità Picsa piazza Orsini (città dei Santi), ossia una pavimentazione in vetro con i rinvenimenti a vista. Ai profeti del giorno dopo, ricordiamo che nel piano economico erano già previsti 70mila euro per gli scavi archeologici. Quanto all’opportunità di allocare cinque stalli di bus turistici in piazza Cardinal Pacca, vorremmo sommessamente rammentare che in gran parte delle città d’arte (vedi Roma, Siena o altre città) i bus turistici stazionano nel centro storico ed è una conditio sine qua non per essere inseriti nei circuiti dei maggiori tour operator”.
Ma se è possibile consentire lo stazionamento di cinque bus in una piazza del centro storico, circondata da abitazioni e negozi molto frequentati, perché si solleva una questione di inquinamento nell’attuale terminal bus di autolinee extraurbane, a ridosso del quale c’è un solo palazzo, peraltro separato dal terminal da alberi di alto fusto che assorbono rumori e inquinamento, mentre il luogo dove vogliono trasferire il terminal (vicino alla stazione ferroviaria) è dominato, in un lato, da molte abitazioni, non separate dal parcheggio di bus da alberi di alto fusto? Va considerato poi che l’attuale terminal, molto vicino a uffici e scuole di primo e secondo grado, si trova a 300 metri dal perimetro urbano, mentre la nuova sistemazione dei bus di autolinee extraurbane richiede che gli automezzi si debbano portare comunque nei pressi dell’attuale terminal, attraversando ovviamente il centro cittadino, per effettuare il carico e scarico di studenti e di pendolari in genere.
In risposta a De Pierro, il 17 maggio interviene Luigi Diego Perifano, con una nota, pubblicata integralmente da questa testata, nella quale il portavoce di Alternativa per Benevento in consiglio comunale, convinto “che il pallino stia nelle mani della Sovrintendenza e non del Comune (eppure De Pierro parla di comune riflessione tra lui e la Sovrintendenza – ndr), scrive: “Anticipare le decisioni della Sovrintendenza, senza che questa si sia ancora espressa, è cosa piuttosto insolita. Peraltro, ci sono ancora aspetti della vicenda da chiarire. Da palazzo Mosti si dichiara che lo scavo archeologico era previsto in progetto e finanziato con 70mila euro. Dunque il progetto, prevedendo lo scavo, è stato trasmesso alla Sovrintendenza: quest’ultima, secondo le disposizioni del codice dei contratti pubblici, dovrebbe aver attivato la verifica preventiva dell’interesse archeologico per le aree oggetto d’intervento, giacché, almeno da quarant’anni a questa parte, le ha sempre considerate di grandissima valenza storico-archeologica”.
Una valutazione, questa, confermata dalla Sovrintendenza.“Quindi”, dice Perifano, “dovrà decidere la Sovrintendenza, non il Comune, se i ritrovamenti sono archeologicamente significativi”. Ma “questo, a meno che a Palazzo Mosti non vi siano dei veggenti, si saprà solo con una relazione archeologica definitiva, approvata dal Sovrintendente, nella quale vi sarà la descrizione analitica delle indagini eseguite, con i relativi esiti e le conseguenti prescrizioni”.
Infatti, con grande soddisfazione di “Altra Benevento è possibile”, espressa in una nota di cui il 19 maggio abbiamo pubblicato il testo integrale, la Sovrintendenza ha detto che il terminal bus turistici non si farà in piazza Cardinal Pacca, poiché i reperti trovati finora sono di grande importanza e che lo scavo in corso deve proseguire.
Ovviamente, questa decisione è stata una doccia fredda per l’amministrazione comunale, dice il coordinatore di “Altra Benevento è possibile”. E’ stata, quindi, individuata un’altra location per i bus turistici in piazza Catullo, uno slargo dove gli spettatori del Teatro Romano parcheggiano le proprie autovetture quando vi sono spettacoli nell’anzidetto monumento.
Intanto, come programmato, i consiglieri comunali di Alternativa per Benevento e di Civico 22, la mattina del 19 maggio hanno incontrato la stampa in piazza Cardinal Pacca.
Sentiamo cosa ha detto Luigi Diego Perifano in apertura dell’incontro.
“Come sapete, noi, dal primo momento, abbiamo espresso fortissime perplessità sull’idea di andare a sistemare in piazza Santa Maria, come la chiamano i beneventani, un hub di accoglienza turistica. E questo per almeno tre buone ragioni”.
“La prima è che siamo in pieno centro storico, in un’area congestionata, dove i pullman dei turisti, provenienti sia da Napoli che da Roma, dovrebbero arrivare in piazza Santa Maria, attraversando l’intero centro storico, con problemi ovviamente di intensificazione del traffico e anche dell’inquinamento. Si parla tanto di città smart, si parla tanto di sistemi intelligenti che privilegino il passaggio a una dimensione ecologica della città, mentre si fanno scelte che sono in netto contrasto con tali soluzioni”.
“La seconda è che questa è un’area di grande interesse archeologico, perché è dal 1980 che la Sovrintendenza ha sempre rimarcato l’importanza notevole dei reperti archeologici, perché questa è un’area collocata, a metà, fra le antiche terme Romane, che sapete essere alle nostre spalle, e il Foro Romano che è, grosso modo, individuato in un’area fra piazza Orsini e piazza Santa Maria. Come si dice: non ci voleva la zingara per indovinare a Concetta. E’ chiaro che la Sovrintendenza è intervenuta e non poteva ignorare l’importanza del patrimonio archeologico che, in questo momento, stiamo calpestando. E’ evidente, quindi che questo ha creato un notevole rallentamento dei lavori, in seguito all’intervento della Sovrintendenza che dice: “vogliamo capire il valore di questi reperti archeologici””.
“Terza e ultima considerazione. Questo è uno spazio, ma il progetto che propone l’amministrazione non risolve il problema del rilancio, della valorizzazione e della funzione di questa piazza, perché è un progetto senza ambizione, è un progetto senzaqualità. Sistemare qui, circondato da fabbricati, lo stazionamento dei pullman turistici non significa dare un valore ad un’area storicamente centrale e che appartiene al patrimonio tradizionale del sentimento, della conoscenza, della cultura dei beneventani. Ci sono progetti molto più ambiziosi ed importanti. Ricordo, da ultimo, quello dell’amministrazione D’Alessandro che proponeva giustamente di riqualificare questa piazza collegandola alla zona del quartiere medievale del Triggio che è alle nostre spalle. Questo significa avere una idea alta del rilancio e della valorizzazione degli spazi della città, della funzione che gli spazi urbani devono assolvere”.
“Quindi, è un progetto sbagliato. Noi ci auguriamo, ovviamente, che l’amministrazione ci ripensi. Il nostro è proprio un appello accorato. Siamo ancora in tempo per evitare che si commetta un grave errore, anche perché le alternative ci sono. Noi abbiamo sempre detto: guardate che la soluzione ideale è l’area del terminal (dove c’è già un punto informativo realizzato dalla Provincia – ndr) perché l’adiacente viale dei Rettori si trova a due passi da piazza Santa Sofia, dal Museo Arcos, dal Museo del Sannio, dalla Rocca dei Rettori, dall’Ortus Conclusus. Cioè, siamo in una zona dove ci sono giacimenti culturali di grandissima importanza, vicinissimi anche all’Arco di Traiano”.
“Peraltro, come sapete, l’amministrazione ha anche un finanziamento di 7 milioni di euro da destinare alla riqualificazione di quell’area (l’attuale terminal – ndr) e di piazza Risorgimento. Quindi, siamo veramente in tempo, e ci sono anche i finanziamenti, per affrontare e risolvere, per il meglio, il problema. Un hub di accoglienza turistica è un biglietto da visita per la città. Noi non immaginiamo che si risolva tutto con la collocazione di un prefabbricato”.
“Pensiamo che il progetto debba prevedere dei punti di informazione, che debba prevedere dei negozi per la vendita dei prodotti tipici, delle botteghe artigiane, qualche cosa che sia l’esatta idea di quelle che sono le potenzialità e le offerte turistiche della città di Benevento”.
E’ stato poi la volta di Floriana Fioretti, capogruppo del Partito Democratico al Comune di Benevento e componente la Direzione nazionale del Partito.
Floriana ha così esordito: “Ringrazio la stampa e gli amici. Siamo sicuri di far veicolare il messaggio che vogliamo far pervenire alla città. Noi, sin dall’inizio, abbiamo assunto la posizione di netta contrarietà all’idea progettuale messa in campo da questa amministrazione comunale, ovvero di realizzare un hubdi flusso turistico in piazza Santa Maria. E, sin dall’inizio,dapprima Luigi Perifano e poi io nell’ambito della commissione attività produttive qualche settimana fa, abbiamo lanciato un appello a questa amministrazione affinché si possa realizzare l’idea di individuare l’area del terminal come luogo strutturalmente ideale, migliore per realizzare il parcheggio dei bus turistici. Noi siamo qui oggi per lanciare un appello all’amministrazione comunale, per aggiustare il tiro al fine di evitare di andare a sbattere con la sua idea progettuale. Ma siamo qui anche per manifestare solidarietà e vicinanza ai residenti di questa piazza, ai commercianti di questa piazza, a tutti coloro che frequentano quotidianamente per motivi di lavoro questa piazza e che sono purtroppo costretti a subire disservizi, dovuti alle scellerate scelte di questa amministrazione. Noi abbiamo da fare tantissime annotazioni. Innanzitutto, dobbiamo porre in evidenza il problema dei parcheggi per i residenti che loro pensano di risolvere con la sosta gratuita nel megaparcheggio (lontano circa un chilometro da piazza Cardinal Pacca – ndr). Poi c’è il problema del traffico veicolare. Poi, ricordo che questa piazza è stata frequentata settimanalmente da una utenza che si rivolgeva ai venditori ambulanti quando in questa piazza c’era il mercato, un mercato che questa amministrazione ha scelto di dislocare in via Delcogliano (in località Pacevecchia –ndr). Io, qualche settimana fa, nella stessa commissione attività produttive, ho fatto un’altra proposta: troviamo un’area limitrofa a questa piazza dove sistemare il mercato ambulante, perché l’utenza dell’ex mercato di piazza Santa Maria non è la stessa che si rivolge a quello di via Delcogliano. Quindi, andiamo incontro alla utenza dell’ex mercato di piazza Santa Maria, individuando insieme anche il rione Ferrovia, attualmente sprovvisto di un mercato settimanale. E poi ancora: i cittadini di Benevento attendono questa famosa celebrazione della festa della Madonna delle Grazie, un appuntamento importante che attendiamo tutti annualmente”.
“Anche qui, cosa farà l’amministrazione per risolvere i problemi logistici rispetto alla festa? Problemi, questi, ai quali i cittadini andranno incontro durante la festa. Tante criticità, tante proposte che giungono da una opposizione che non fa ostruzionismo. E’ una opposizione, la nostra, che, in questo momento, sta presentando delle proposte costruttive, collaborative. Siamo portavoce dei messaggi dei cittadini di questa zona. Quindi, facciamo appello, ancora una volta, all’amministrazione di avere buon senso, affinché quest’area non si trasformi da parcheggio di autovetture a parcheggio di bus turistici. Grazie”.
Poi è intervenuta Giovanna Megna, consigliera comunale di Civico 22. “Oggi possiamo dire”, ha affermato la giovane avvocato, “che abbiamo avuto ragione. Meglio tardi che mai. Perché questa idea, folle, calata dall’alto, senza tenere in considerazione i problemi del territorio, del quartiere, delle esigenze delle persone che qui vivono, l’abbiamo contrastata nel maggio 2022, quando abbiamo richiesto, come consiglieri di opposizione, per la prima volta, di riflettere su cosa avrebbe determinato portare qui, in questa piazza, un luogo così critico, perché inflazionato di traffico, ma anche importante dal punto di vista archeologico, i bus turistici. Non siamo stati ascoltati, quando abbiamo ribadito le criticità di questa piazza che ha nel sottosuolo anche reperti archeologici”.
“Nell’ultima riunione di commissione ho fatto verbalizzare la proposta, anche alla luce di ciò che stava emergendo, di spostare il terminal di bus turistici da questa zona. Voi immaginate come pullman lunghi 12 metri possano fare manovra davanti al Duomo. Noi dovremmo decongestionare il centro storico, poiché la tossicità dei gas di scarico degli automezzi incide sulla salute dei cittadini. Chi si sta preoccupando di questo? Noi ci auguriamo che il ripensamento di spostare il terminal dei bus turistici, che è una vittoria per la città, faccia riflettere soprattutto sul metodo posto in essere, perché altre idee, altri progetti stanno arrivando. Non è mai troppo tardi, per ripensare alla città. Quello che noi contestiamo è che manca un metodo partecipato, nel senso che si dia ascolto non soltanto alle opposizioni rispetto a ciò che hanno da dire, ma anche rispetto a ciò che hanno da dire i tecnici, ciò che ha da dire la città, ciò che ha da dire il quartiere. Quindi fermiamoci. Stiamo ancora in tempo. Pensiamo di rilanciare questa città rispetto ai tesori che ha e rispetto alle esigenze di tutti”.
Giuseppe Di Gioia