I giovani di Forza Italia celebrano la giornata dedicata a tutte le vittime del terrorismo
I giovani di Forza Italia della provincia di Benevento celebrano la giornata dedicata a “tutte le vittime del terrorismo” istituita con la Legge n.56 del 2007 ed hanno deciso di dedicarla al Presidente Aldo Moro (che il 9 maggio 1978 fu ritrovato senza vita nel bagagliaio di una macchina in via Caetani a Roma) e agli uomini della sua scorta (Domenico Ricci, Oreste Leonardi, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera, Francesco Zizzi) che furono trucidati in via Fani la mattina del 16 marzo 1978.
E per richiamare ognuno alle proprie responsabilità nel confronto politico che non deve mai trasformare l’avversario politico in un nemico da abbattere (per dirla con il Presidente Mattarella) e ribadire che il cittadino viene sempre prima dello Stato abbiamo deciso di celebrare questa triste giornata rileggendo la lettera che il presidente della Democrazia Cristiana aveva inviato dal covo in cui era tenuto prigioniero al segretario del Partito Socialista Italiano, Bettino Craxi:
Caro Craxi,
poiché ho colto, pur tra le notizie frammentarie che mi pervengono, una forte sensibilità umanitaria del tuo Partito in questa dolorosa vicenda, sono qui a scongiurarti di continuare ed anzi accentuare la tua importante iniziativa. E’ da mettere in chiaro che non si tratta d’inviti rivolti agli altri a compiere atti di umanità, inviti del tutto inutili, ma di dar luogo con la dovuta urgenza ad una seria ed equilibrata trattativa per lo scambio di prigionieri politici. Ho l’impressione che questo o non si sia capito o si abbia l’aria di non capirlo. Ogni ora che passa potrebbe renderla vana. E allora io ti scongiuro di fare in ogni modo opportuno tutto il possibile nell’unica direzione giusta che non è quella della declamazione. Anche la Dc sembra non capire. Ti sarei grato se glielo spiegassi anche tu con l’impegno che si richiede. Vedi, non c’è un minuto da perdere. E io spero che o al Raphael o al partito questo mio scritto ti trovi. Mi pare tutto un po’ assurdo, ma quel che conta non è spiegare, ma, se si può fare qualche cosa, di farlo.
Grazie infinite ed affettuosi saluti.
Tuo
Aldo Moro