Padre Lodovico Acernese – Chiusa l’inchiesta diocesana sulla fama di santità


di Mons. Pasquale Maria Mainolfi

Sabato 11 marzo, alle 16:30, nella chiesa arcipretale di Maria Santissima Assunta in Pietradefusi, dopo la celebrazione dei Vespri, si è svolta la sessione di chiusura della inchiesta diocesana sulla vita, le virtù, la fama di santità e i segni del Servo di Dio Padre Lodovico Acernese, sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini e Fondatore delle Suore Francescane Immacolatine, tra le quali brilla la luminosa figura della Beata Teresa Manganiello che Padre Acernese guidò come direttore spirituale con illuminata e rigorosa paternità. Ho lavorato per 15 anni in qualità di giudice presso il Tribunale Ecclesiastico di Benevento ed ho avuto la gioia di seguire personalmente la causa che il 22 maggio 2010 ha portato alla beatificazione dell’umile “analfabeta sapiente” di Montefusco che si è distinta per una spiccata pietà eucaristica e mariana. Nel 1994 scrissi una biografia di questa donna straordinaria, dal titolo: ” Teresa Manganiello. Un messaggio solare dal cielo irpino”. Nel 2014 ho poi pubblicato una puntuale biografia sull’irpino Padre Acernese, in preparazione al processo canonico di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio, dal titolo: “Padre Lodovico Acernese un apostolo dai vasti orizzonti”, arricchita dalla brillante prefazione del Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle cause dei santi . Subito dopo le suore francescane immacolatine e i Frati Minori Cappuccini di Napoli hanno avviato, col permesso della Santa Sede il processo canonico che porterà sugli altari il dotto e santo cappuccino di Pietradefusi. Ora si è conclusa la prima fase del processo canonico, quella diocesana, e inizierà nei prossimi giorni la seconda fase, quella romana, presso il Dicastero Vaticano per le Cause dei Santi. Con decreto del Tribunale Ecclesiastico beneventano, dopo l’ultima sessione e il sigillo dei documenti, è stato affidato a Suor Giuseppina Bozzuto il compito di portare a Roma i risultati dell’inchiesta diocesana. Dunque l’11 marzo a Pietradefusi si è celebrata la chiusura della inchiesta diocesana. Presenti l’ Arcivescovo di Benevento Felice Accrocca, il provinciale dei Frati Minori Antonio Tremigliozzi, il postulatore generale dei Cappuccini Padre Carlo Calloni, Suor Giuseppina Bozzuto vice postulatrice, e il notaio Suor Pasqualina di Donato Savino, il delegato episcopale Pietro Russo, il promotore di giustizia Pietro Florio, i membri della commissione storica Domenico Tirone e Davide Panella e poi tanti confratelli cappuccini della provincia di Napoli e di Foggia e i giovani frati studenti di Campobasso, le suore in rappresentanza delle varie fraternità, il parroco di Pietradefusi don Claudio Moffa, i parenti del Servo di Dio, la Confraternita Madonna dell’Arco, tanti fedeli dei paesi limitrofi ed i sindaci di Pietradefusi e Montefusco. Padre Lodovico Acernese (1835-1916) studia nel Seminario di Benevento retto dai Gesuiti e nel 1859 è ordinato sacerdote nell’ordine dei Frati Minori Cappuccini della provincia monastica di Napoli. Eucaristia ed Immacolata illuminano il suo intenso cammino. Nel1867 è guardiano del convento di Sant’Egidio in Montefusco, salvando la struttura, nonostante la soppressione della istituzione , con una scuola popolare. Impianta il terz’ordine francescano che si diffonde prodigiosamente nell’Irpinia e nel Sannio. Nel 1881 fonda la congregazione delle suore Francescane Immacolatine. Nominato ministro provinciale nel 1885, attua la riforma morale dei Cappuccini di Napoli. Nel 1892, per un iniquo e ingiusto provvedimento è costretto a svestire l’abito cappuccino diventando sacerdote diocesano, ma, scagionato dalle falsità e calunnie, nel 1907 riveste con gioia l’abito francescano. A 81 anni di età muore acclamato da tutti come santo. Ha saputo scorgere i segni dei tempi, amare l’Eucarestia come vero nutrimento per i figli di di Dio, venerare l’Immacolata come capolavoro della redenzione, coniugando mirabilmente, nel suo variegato e intenso apostolato fatto di carità culturale e pastorale, la Fede e la Ragione, la poesia e la teologia, la vita e la testimonianza. Una storia affascinante quella di Padre Acernese. Grande cappuccino irpino, dal temperamento focoso, vissuto in un periodo burrascoso di aperta persecuzione alla chiesa da parte del nuovo stato unitario, con la chiusura dei conventi, la dispersione dei religiosi e la confisca dei loro beni. Sant’Egidio in Montefusco fu la sua Verna. Nonostante l’inverno della fede fece sbocciare la primavera dello spirito. Devozione mariana, saggezza nella direzione spirituale e fondazione delle suore Francescane Immacolatine, costituiscono i tre aspetti più rilevanti della sua ricca personalità e del suo apostolato. Sono certo che la vita esemplare di Teresa Manganiello e di Padre Lodovico Acernese faranno fiorire nelle suore da lui fondate una nuova dedizione alla missione di bene e di pace oggi tanto urgenti nella Chiesa e nella società

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