Un albero per ogni nato in Italia 

  Domani si celebra come ogni anno l’inizio della primavera e mi auguro che qualche  Sindaco del nostro Bel Paese si ricordi della legge n.113 del 29 gennaio 1992 (rinnovata poi con la legge n.10 del 14 gennaio 2013), che prevede l’obbligo in capo ai Comuni di porre a dimora un albero entro 12 mesi dalla registrazione anagrafica di ogni neonato residente per recuperare una tradizione antichissima, diffusa in molti Paesi del mondo ed avviare una transizione ecologica graduale, sostenibile e non ideologizzata.

  Questa legge, ahimè, risulta essere rimasta sino ad oggi, in larghissima parte, irrealizzata. Il tutto è demandato alla buonavolontà degli amministratori locali. Si contano sulla punta delle dita di una mano esempi virtuosi e fra quelli va ricordato quello di Guardia Sanframondi dove già negli anni 2000 e 2001 gli amministratori comunali organizzarono la “Festa dei Nati” per promuovere la piantumazione di ben 113 alberi di leccio a cui fu dato il nome dei nuovi nati, ma anche per invogliare a riflettere sulle più ampie questioni ambientali, che oggi più che mai richiedonol’impegno di tutti.

  E’ superfluo ricordare che gli alberi aiutano a combattere il riscaldamento climatico “catturando” l’anidrite carbonica nell’aria, incamerando inquinanti come ozono, ossidi di nitrogeno e biossidi di zolfo senza provocare danni economici e sociali collaterali come le case green e/o le auto elettriche che l’Unione Europea vuole imporci senza tener alcuna considerazione dei  costi spropositati che i cittadini dovranno sopportare.

  L’auspicio è che il ministro per l’Ambiente, on. Gilberto PichettoFratin, provveda quanto prima a far modificare la succitata leggeintroducendo sanzioni serie per gli amministratori comunali lassisti e inadempienti che si riempiono la bocca di “transizione ecologica” e dimenticano di applicare una precisa Legge dello Stato che se fosse applicata da tutti i Sindaci d’Italia ogni anno ne sarebbero piantati circa 400 mila sul nostro territorio con grande soddisfazione delle migliaia di giovani e meno giovani che in più occasioni  sono scesi in piazza per chiedere di vivere in città a propria dimensione e perridurre l’inquinamento atmosferico che sicuramente non fa bene ai nostri polmoni e ci rende più vulnerabili a qualsiasi agente patogeno.

  Senza pensare a quello che si potrebbe ottenere se tale normativa fosse applicata a livello europeo trasformando in una direttiva comunitaria la mia proposta “Un albero per ogni nato in Europa”fatta approvare in occasione dell’ultimo Consiglio Europeo  deigiovani del PPE che si è svolto, lo scorso mese, ad Helsinki.  

 Per farla breve, in alternativa all’ambientalismo ideologico (che la scorsa settimana si è scagliato contro Palazzo Vecchio a Firenze)  vi è la necessità di avviare al più presto una piantumazione capillare del pianeta (per dirla con il grande botanico, Stefano Mancuso) per catturare la CO2 senza provocare danni economici come invece una riduzione “spinta” delle emissioni di CO2 inevitabilmente provocherà.

Benevento  20 marzo 2023             

                                                     Fiorenza Ceniccola

                                     Consigliere Comunale – Guardia Sanframondi

                                  Coordinatrice Forza Italia Giovani – Benevento

                  Ambasciatrice della Commissione Europea per il Patto Climatico

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