Per i cittadini di Benevento, che da tempo chiedono la chiusura dei pozzi contaminati da tetracloroetilene e la fornitura di acqua del Biferno per tutti, è prevista acqua dell’invaso di Campolattaro, potabilizzata ma di scarsa qualità
Il progetto per l’utilizzo dell’acqua della Diga di Campolattaro prevede anche una nuova condotta per sostituire progressivamente la fornitura dal Biferno, finora destinata alla parte alta di Benevento, con l’acqua dei pozzi di San Salvatore Telesino e del potabilizzatore di Ponte, ma il Consiglio Comunale non se ne occupa.
Lettera aperta ai consiglieri comunali di Benevento- 16 marzo 2023
E’ ancora in corso la Valutazione di Impatto Ambientale sullo Studio di fattibilità “Utilizzo delle acque dell’invaso di Campolattaro”, elaborato dalla società Acqua Campania per conto della Regione Campania, alla quale seguirà l’approvazione dei singoli progetti con prescrizioni che dovranno affrontare anche il problema della frana attiva in sponda destra.
Il pericolo di ostruzione del sistema di svuotamento della Diga con gravi conseguenze è stato segnalato da alcune perizie elaborate da tre studi tecnici su incarico della Provincia e dell’ASEA, segnalate solo da Altra Benevento perché gli enti competenti non hanno dato alcuna notizia.
Sono rimasti in silenzio anche il WWF che gestisce un’oasi in quella zona, le solite associazioni ambientaliste, i sindacati, i partiti e pure i Verdi, la Sinistra, il Movimento 5 Stelle e Civico22.
Lo studio di fattibilità, i progetti successivi e gli appalti annunciati per giugno prossimo, non riguardano però solo la galleria sotterranea, prevista proprio nell’area interessata dalla frana, per portare l’acqua dall’invaso al potabilizzatore di Ponte. Ci sono anche i progetti per le reti idriche, compresa la sostituzione dell’attuale acquedotto del Biferno da Curti a Benevento per consentire una portata sufficiente ad alimentare tutta la città.
Questo nuovo impianto è stato previsto già nel 2007 per chiudere i pozzi della piana di Benevento (Campo Mazzoni e Pezzapiana) ed alimentare l’intera città con acqua proveniente dalle sorgenti molisane, ma le successive modifiche prevedono ben altro.
Infatti, l’ultima stesura dello Studio di Fattibilità “Utilizzo delle acque dell’invaso di Campolattaro”conferma la costruzione del nuovo acquedotto da Curti a Ponte e l’allaccio a quello esistente fino a Benevento, ma prevede la progressiva sostituzione dell’acqua del Biferno con quella dei pozzi di San Salvatore Telesino e quella proveniente dall’invaso di Campolattaro (sorgenti del Tammaro ma soprattutto acqua piovana, scarichi industriali e da aziende zootecniche e reflui fognari) potabilizzata a Ponte.
Anche di questo progetto discuteranno prossimamente il Ministro delle Infrastrutture e il Commissario di Governo per l’uso dell’acqua della Diga di Campolattaro ma il Consiglio Comunale di Benevento si è finora disinteressato.
Insomma, per i cittadini del capoluogo che da tempo chiedono la chiusura dei pozzi contaminati da tetracloroetilene e la fornitura di acqua del Biferno per tutti, è prevista acqua dell’invaso potabilizzata ma di scarsa qualità, mista ad “acqua pesante” dei pozzi di San Salvatore con l’aggiunta di acqua altrettanto scadente proveniente dal pozzo di Solopaca (come da richiesta del sindaco Mastella), ma i rappresentanti del popolo beneventano tacciono.
Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”