Confermato, in Consiglio Comunale, il picco di tetracloroetilene
I dati forniti al Consiglio Comunale confermano che i cittadini della parte bassa della città hanno bevuto ed utilizzato acqua Non potabile per tre giorni. Il picco di tetracloroetileneaccertato nei pozzi di Pezzapiana, non è smentito dall’esame alla fontana di piazza Basile che di mattina fornisce acqua Biferno, come confermano da recenti accertamenti effettuati su incarico di Altra Benevento.
Stamattina in consiglio comunale l’assessore all’ambiente, Alessandro Rosa ha confermato, dati alla mano, che tra il 15 e il 17 novembre l’acqua prelevata dai pozzi di Pezzapiana e fornita agli abitanti dei quartieri Libertà. Centro Storico e Ferrovia Non era potabile perché aveva superato il limite di legge di 250 volte.
In assenza del sindaco, l’assessore Rosa e ancora di più il vice sindaco De Pierro, hanno provato, senza riuscirci, a ribadire che gli esami ASL-ARPAC non erano attendibili soprattutto perché nell’acqua della Fontana di Piazza Basile, che secondo loro sarebbe la stessa dei pozzi di Pezzapiana, la mattina del 17 novembre non erano stati trovati valori superiori alla soglia di potabilità.
L’assessore Rosa e il vice sindaco De Pierro, si sbagliano !
Anche la mappa sulla qualità dell’acqua che solo stamattina la Gesesa ha pubblicato dopo le proteste di Altra Benevento, indica che nella zona di piazza Basile, zona Pezzapiana, l’acqua servita è miscelata: 48% dai pozzi, 52% dal Biferno.
Gesesa però non chiarisce se quelle percentuali sono sempre rispettate.
Sta di fatto che secondo i prelievi e gli esami effettuati nei giorni scorsi da un laboratorio privato incaricato da Altra Benevento, l’acqua della fontana di Piazza Basile è la stessa fornita dalla fontana di via Aldo Moro che notoriamente è solo acqua del Biferno.
E’ evidente che se l’acqua fornita alla fontana di piazza Basile la mattina del 17 novembre, era quella del Biferno che notoriamente non contiene tetracloroetilene, l’esame effettuato non potrebbe in alcun modo contraddire o smentire il picco di tetracloroetilene accertato da ASL e ARPAC nei pozzi di Pezzapiana.
A proposito dei mancati accertamenti sulle cause dell’inquinamento, Rosa e De Pierro hanno continuato a sostenere che il piano di Caratterizzazione che si doveva concludere entro il 31 gennaio 2021, non è cominciato per mancanza di fondi.
Anche in questo caso i due delegati del sindaco Mastella non riferiscono al Consiglio Comunale che i lavori per le trivellazioni e le conseguenti analisi dell’acqua e dei suoli contaminati del rione Ferrovia effettuate dalla società incaricata dal Comune, sono stati bloccati con tre verbali dall’ARPAC perché non erano conformi alle prescrizioni contenute nel decreto della Regione Campania del 31 luglio 2020.
Perché il Comune non ha assunto i dovuti provvedimenti? Di chi sono le responsabilità per i mancati accertamenti sulle fonti di inquinamento che creano pericolosi picchi di tetracloroetileneoltre la soglia di potabilità che si possono ripete in qualunque momento?
Gabriele Corona, movimento politico “Altra Benevento è possibile”