Costanza Miriano domani a Benevento Incontro sul valore salvifico della sofferenza nella chiesa di San Gennaro.
VI ASPETTIAMO
di Mons. Pasquale Maria Mainolfi
“Niente di ciò che soffri andrà perduto. Il valore salvifico della sofferenza” è il tema dell’incontro in programma domani, giovedì 24 novembre, presso la chiesa di San Gennaro in Benevento, alle ore 18.30, nell’ambito degli eventi per il quarantennale di fondazione della parrocchia, organizzato dalle associazioni: “ilsorrisodimario – in ricordo di Mario Zerella”, “Centro aiuto alla vita”, “Figli in paradiso”, “Istituto Santa Famiglia”, “La Casa di Giuseppe famiglie adottive”, “Progetto Famiglia Affido”.
Relatrice, Costanza Miriano, giornalista di Rai Vaticano, scrittrice, blogger, che nei suoi numerosi interventi pubblici ed articoli si occupa spesso dei temi della difesa della vita e di tutto ciò che è sotto attacco nella nostra cultura dominante.
Intransigente sulla difesa dei valori cosiddetti non negoziabili, nei suoi libri si occupa essenzialmente del tema della vita interiore, partendo sempre da esperienze di vita vissuta da amici e conoscenti, prendendo spunto per riflessioni profonde, ma espresse in maniera perfettamente fruibile a qualunque lettore, dalla casalinga al teologo, rendendo in maniera molto efficace il messaggio della bellezza della vita vissuta secondo i dettami della fede cristiana.
Seguitissima in tutta Italia, organizza ogni anno nelle più grandi basiliche romane il “Monastero wi-fi”, incontro di catechesi e riflessione su argomenti della vita spirituale. L’edizione del settembre di quest’anno, a San Pietro in Vaticano, ha radunato circa quattromila persone sul tema della Confessione.
La Miriano smonta il tabù dei tabù della nostra epoca, che poi è la ragione per cui quasi tutti i suoi libri su matrimonio, sottomissione e obbedienza sono stati attaccati e a volte persino banditi: la sofferenza non è che viene permessa, ma è necessaria a Dio per regalarci la pienezza divina.
Nata nel 1970 a Perugia, è laureata in Lettere Classiche, ha studiato giornalismo. Collabora con “Il Foglio”, “Credere”, “Il Timone”, “La Verità”. Sposata, ha quattro figli, ha cominciato scrivendo un libro, “Sposati e sii sottomessa” (2011), che è partito piano piano ed è diventato un caso letterario in Italia ed è stato tradotto in vari paesi. Rendendosi conto che era necessario scrivere un altro libro che spiegasse alle donne come parlare agli uomini, è nato “Sposala e muori per lei” (2013).
Nel 2015 poi è arrivato “Obbedire è meglio” e nel 2016 “Quando eravamo femmine”. Nel 2017 pubblica “Si salvi chi vuole” e nel 2018 “Diario di un soldato semplice”. Le sue due ultime opere sono “Niente di ciò che soffri andrà perduto”, pubblicato nel 2020, e “Il libro che ci legge”, pubblicato quest’anno.
L’incontro sarà moderato da Mons. Pasquale Maria Mainolfi.