Audizione alla Camera dei Deputati sulla candidatura del Parco Taburno -Camposauro per la rete dei geoparchi Unesco
L’assessore alle Politiche Ambientali e all’Agricoltura Domenico Iannotta, il consigliere comunale con delega alla Comunità Montana Taburno Anna Buzzo e il consigliere comunale con delega al Commercio, Evangelista Campagnuolo, in rappresentanza del comune di Sant’Agata de’Goti, hanno accompagnato il Presidente dell’Ente Parco Taburno-Camposauro, Costantino Caturano, all’incontro, che ha avuto luogo mercoledì 16 gennaio, con il vice-presidente della Camera dei Deputati On. Sergio Costa, per sostenere la candidatura dell’Ente Parco Regionale del Taburno Camposauro per entrare nella rete internazionale Global Geo Park, patrimonio dell’Unesco.
“Un impegno, spiega l’assessore Iannotta (delegato dal sindaco Salvatore Riccio a rappresentare l’Ente) a margine di un incontro proficuo con un positivo confronto, che deriva da un lungo lavoro portato avanti dal Presidente Caturano e da tutti i comuni rientranti nei confini del Parco. Entrare nella rete internazionale dei geoparchi Unesco sarebbe un risultato prestigiosissimo non solo per la provincia di Benevento ma per tutta la nostra regione, la Campania. Questo riconoscimento contribuirebbe ulteriormente allo sviluppo del settore agroalimentare ed enogastronomico dell’intero territorio e di Sant’Agata de’Goti, andando a valorizzare ulteriormente le già note ed eccellenti produzioni locali.
Il Parco Regionale del Taburno-Camposauro si estende per 12.370 ettari nella provincia di Benevento e ospita una popolazione di circa 35.000 abitanti. Si tratta di un’area protetta che interessa 14 Comuni tra i quali naturalmente Sant’Agata dei Goti. E’ un’area ricca di biodiversità con una riserva naturale integrale che si estende per 4.566 ettari e interessa la parte centrale dell’area protetta, nonché le cime più elevate delle montagne tra le quali Taburno Camposauro e Pentime”.
Il paesaggio è tanto vario quanto affascinante. Un susseguirsi di centri storici, frazioni, casali, antichi eremi e santuari di incredibile bellezza. Le zone basse sono quasi tutte coltivate, formando uno spettacolare mosaico che cinge completamente il massiccio con vigneti, oliveti, frutteti, orti, che testimoniano l’antica e radicata presenza dell’uomo. Man mano che si sale, le coltivazioni lasciano il posto ad estesi boschi di querce, castagni e faggi con una pregiatissima presenza di abeti bianchi nella Foresta Demaniale del Taburno, di origine borbonica, protetta da oltre un secolo e mezzo a tutela delle sorgenti del Fizzo che alimentano l’acquedotto della Reggia di Caserta.
Queste sono le vere risorse che l’Ente Parco, in quanto gestore, tutela e promuove: le acque, immesse nelle più importanti reti idriche regionali, le colture, le rare specie animali e vegetali, le tradizioni, gli usi e costumi locali, i sentieri tracciati sin dalla preistoria, ora trasformati in suggestivi inviti al trekking”.
“Il Parco Regionale del Taburno-Camposauro offre pregevoli risorse naturali e paesaggistiche in un contesto di eccezionale interesse storico, culturale e di tradizioni, ha sottolineato il sindaco di Sant’Agata de’Goti Salvatore Riccio.
Rientrare nella rete globale dei geoparchi Unesco sarebbe una grande chance per tutelare questa magnifica area interna della Campania e rappresenterebbe una vera importante possibilità di rilancio del nostro territorio e delle sue bellezze naturali e paesaggistiche. Il Comune di Sant’Agata de’Goti sta sostenendo e continuerà a sostenere l’impegno dell’Ente Parco e del presidente Caturano nella realizzazione di questo progetto e la candidatura UNESCO Global Geoparks.; un’iniziativa meritoria che favorirebbe uno sviluppo delle aree rurali, di quelle montane, del settore agricolo promuovendo le migliori pratiche di conservazione, educazione, divulgazione e fruizione turistica del patrimonio, secondo un concetto ben definito di sviluppo sostenibile per le comunità locali ”.