L’emergenza ravvisata dal governo Meloni, nell’anticipare il reintegro negli ospedali dei medici No Vax, è inesistente secondo l’ordine dei medici di Benevento

  INFATTI, L’ANTICIPO DELLA SCADENZA DELL’OBBLIGO VACCINALE PER I MEDICI NON CONTRASTA LA CARENZA DI PERSONALE E CONFERMA L’IMPORTANZA DELLA VACCINAZIONE NELLA LOTTA AL COVID.


Ecco quanto dichiara il dott. Giovanni Ianniello, presidente dell’Ordine dei Medici di Benevento “Il decreto legge 31 ottobre 2022, n. 162  ha anticipato  dal 31 dicembre al 1° novembre 2022 la scadenza dell’obbligo vaccinale per il personale esercente le professioni sanitarie ed ha eliminato la misura della sospensione dall’esercizio della professione per i non vaccinati, ritenendo tale misura indispensabile per “contrastare la grave carenza di personale sanitario che si registra sul territorio”.   In qualità di Organo Sussidiario dello Stato non possiamo che adeguarci alle norme, anche se restiamo particolarmente meravigliati per la tempistica delle decisioni assunte.   Prendiamo atto che l’attuale Governo ritiene che, per le mutate condizioni epidemiologiche, non ci  siano più le condizioni per far prevalere l’interesse della salute pubblica su quella individuale e di tornare quindi alla “normalità” pre-pandemia.   Ritengo però indispensabile sottolineare alcuni punti – prosegue il presidente Ianniello.   Il 99,4% dei  400.500 Medici Italiani si è vaccinato rispettando le indicazioni ministeriali e degli Ordini professionali. Il reintegro dei 3500  medici non vaccinati non va per nulla ad incidere sulla grave carenza assistenziale nei nostri ospedali, in quanto la stragrande maggioranza di questi sono pensionati (1700 over 68 anni) o liberi professionisti.  Anticipare di due mesi la scadenza dell’obbligo  vaccinale  non va assolutamente a sminuire il ruolo fondamentale della vaccinazione nella lotta contro il COVID, anzi ne conferma la validità, avendo la campagna vaccinale ottenuto i risultati previsti. Per quanto riguarda, infine, la allocazione del personale non vaccinato all’interno delle strutture sanitarie, – conclude il dott. Giovanni Pietro Ianniello – questa è una funzione precipua delle singole amministrazioni a cui, nel rispetto della legge 81/08, compete la valutazione dei rischi per la protezione della salute dei dipendenti e degli utenti.

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