Diretta da Nicola Piovani, l’Orchestra Filarmonica di Benevento ha chiuso, in un Teatro Romano stracolmo di pubblico, il BCT Music Festival ,nato da un’idea di Antonio Frascadore

La rassegna  di Bct Music Festival é stata chiusa, ieri sera, al Teatro Romano di Benevento, dal maestro Nicola Piovani e dall’Orchestra Filarmonica di Benevento nel concerto «Oltre il cinema». 

 Ampio spazio è stato dato ai brani delle colonne sonore scritte dal premio Oscar, ma anche ad un concerto per clarinetto ed orchestra scritto da Piovani, dal titolo “Cyberknife” che è stato eseguito per la prima volta a Benevento dal solista Alessandro Carbonare, primo clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, dal 2003. 

Alessandro Carbonare ha vissuto a Parigi, dove per 15 anni ha occupato il posto di primo clarinetto solista all’Orchestre National de France. Sempre nel ruolo di primo clarinetto, ha avuto importanti collaborazioni anche con i Berliner Philharmoniker, la Chicago Symphony e la Filarmonica di New York.  Si è imposto nei più importanti concorsi internazionali, ha suonato come solista a  Ginevra, Praga, Tolone, Monaco di Baviera, Parigi, Berlino, Tokyo  e con tutte le più importanti orchestre italiane. Appassionato cultore della musica da camera è da sempre membro del Quintetto Bibiena.  

 E’ stato da sempre attratto non solo dalla musica “classica”, ma si esibisce anche in programmi jazz e Klezmer. Ricordiamo le importanti collaborazioni con Paquito D’ Riveira, Enrico Pieranunzi e Stefano Bollani.

 Inoltre  ha fatto parte delle giurie di tutti i più importanti concorsi internazionali per il suo strumento. 

 Di lui leggiamo nel suo curriculum: ”Su personale invito di Claudio Abbado, Alessandro Carbonare ha accettato il ruolo di primo clarinetto nell’Orchestra del Festival di Lucerna e nell’Orchestra Mozart con la quale, sempre sotto la direzione del M° Abbado,  ha registrato per la Deutsche Grammophon “il concerto K622 al clarinetto di bassetto”, lavoro che ha vinto il GrammyAward 2013.

 Il suo impegno sociale lo vede presente a sostenere progetti che possano contribuire al miglioramento della società attraverso l’educazione musicale. Ha infatti assistito Claudio Abbadonel progetto sociale dell’Orchestra Simon Bolivar e delle orchestre infantili del Venezuela. È  attualmente, professore di clarinetto all’Accademia Chigiana di Siena“.

 Il Maestro  Nicola Piovani ha raccolto numerosi riconoscimenti: Un premio Oscar nel 1999 per il film firmato da Roberto Benigni «La vita è bella», 3 David di Donatello, 4 Nastri d’argento, 2 Ciak d’oro e tantissimi altri, tanto da ottenere un primato di tutto rispetto per il direttore, musicista e compositore che torna con piacere al  Teatro Romano dirigendo ancora una volta, l’Ofb e risaldando  un rapporto che si rinnova di anno in anno.

 Piovani ha lavorato con i maggiori registi del cinema italiano: Marco Bellocchio, i fratelli Taviani, Nanni Moretti, Giuseppe Tornatore, Federico Fellini e poi Roberto Benigni. Il Maestro ha prestato le sue note anche al teatro per Luca De Filippo, Maurizio Scaparro e Vittorio Gassman. Inoltre per il Teatro Sistina ha scritto la commedia musicale «I sette re di Roma» con protagonista, il mai tanto compianto Gigi Proietti.

 Anche in questo concerto, alla bellezza della musica di Piovani si è aggiunta la magia del Teatro Romano, “un luogo suggestivo”, come ebbe a definirlo il Maestro, quando vi si esibì per la prima volta. 

 Il pubblico, numerosissimo, ha applaudito a lungo, alzandosi in piedi e dalla platea è riecheggiata una frase di uno spettatore, il quale così si è pronunciato: ”Maestro, é questa l’Italia che vogliamo”.

 Una frase che compendia tutto l’atteggiamento interiore degli spettatori sanniti, da sempre particolarmente  attenti a seguire quella che in gergo si definisce ”la buona musica”.  

 La notte di chiusura di Bct Music è stato anche il momento di un primo bilancio, indubbiamente positivo, dell’edizione 2022 svoltasi, da un’ idea originale di Antonio Frascadore, “nel rapporto tra musica e natura, in uno scenario stellare, come è stata  definita l’Arena del Musa (museo dell’agricoltura) dai protagonisti del cartellone, e assolutamente fantastico e stimolante, come il Teatro Romano”.

 A questo punto, non ci resta che ringraziare il direttore artistico, Antonio Frascadore, che, anche in questa edizione post pandemica, contrassegnata da gravi difficoltà economiche, è riuscito a coinvolgere tutto il pubblico, dai più giovani ai menogiovani, e forse anche ad avvicinare più animi alla grande musica.

  Un grosso ringraziamento, va agli sponsor, oltre che al Comune, alla Camera di Commercio ed alla Provincia di Benevento; all’Università degli Studi del Sannio; alla Regione Campania; all’Istituto Luce di Cinecittà; al Mic; alla Film Comunicazione Regione Campania; alla Nuova  Imaie  per i diritti degli artisti.  

  Ricordiamo che, dal 15 settembre, in collaborazione con l’Università degli Studi del Sannio, sono aperte altresì le iscrizioni alla BCT Academy, l’Accademia Nazionale del Cinema e della Televisione, accademia che vuole permettere, a chi vuole, la possibilità di seguire corsi di regia cinematografica, regia televisiva, scrittura televisiva, scenografia, produzione, post produzione, recitazione, conduzione.

 Per conoscere i dettagli, rivolgersi a Info www.bctacademy; per le iscrizioni a iscrizioni@bctacademy.it; per le informazioni a info@bctacademy.it

 Attendiamo il prossimo anno che si prospetta foriero di eventi.

 Grazie ad Antonio Frascadore!

Maria Varricchio

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