A Paupisi , oggi, 31 luglio, grande festa per la Madonna di Pagani

Oggi domenica 31 luglio alla contrada Pagani di Paupisi si chiudono i festeggiamenti in onore a Maria Santissima di Pagani. Una festa organizzata dall’associazione culturale Il Sogno che ha visto per diversi giorni il Santuario dedicato alla Vergine pieno di fedeli e piazza Pagani affollata di persone che hanno degustato specialità culinarie, hanno ballato, cantato e partecipato al tiro alla fune. Il programma di oggi, giornata della festa, prevede alle ore 9,00 celebrazione della santa messa e a seguire processione con il quadro di Maria Santissima di Pagani che attraverserà le varie strade della contrada. Al termine della processione santa messa solenne. 

Alle ore 20:00 celebrazione eucaristica di chiusura della festa e spettacolo di fuochi pirotecnici in onore alla Madonna a cura della pirotecnica ‘Ronca Carmela’.

Alle ore 21:00 invece si ballerà con Rocco e gli amici del liscio, ci sarà l’estrazione della lotteria e poi si potranno degustare le ottime specialità culinarie preparate dagli chef de Il Sogno. 

Bisogna dire che questa festa è alquanto importante per le persone di Pagani di Paupisi. Il ritrovamento dell’Effigie della Vergine ha una sua storia e, per l’occasione, furono composti tantissimi anni fa due canti dedicati alla Vergine di Pagani che ogni anno echeggiano a gran voce durante le funzioni religiose e durante la processione dell’effige. Il primo canto risale al 1913-1932 e fu scritto dall’allora parroco di Paupisi don Angelo Gambatesa, che gli diede anche il motivo musicale. Tra le parole di preghiera, di devozione e di supplica alla Vergine, vi è una narrazione chiara dei sogni, degli scavi e del ritrovamento del quadro in quel 20 gennaio 1907. Il secondo canto (Maria Ss. di Pagani) invece fu scritto da Antonio Sauchella (colui il quale sognò la Madonna che gli disse dove bisognava scavare per ritrovare poi l’icona della Vergine Santissima). Fu scritta in una notte di ottobre del 1911 su un foglio di carta da bollo recante sulla prima pagina una vecchia ricevuta di denaro sottoscritta dalla moglie Rosaria. Antonio Sauchella scrisse il testo lentamente e a matita adagiato su una cassapanca; un testo che corrispondeva a quanto di spontaneo gli pullulasse per la mente. Un canto questo dimenticato dal Sauchella. Poi nel 1976 (tre anni prima della sua morte), rimuovendo delle carte vecchie per definire con i figli la donazione dei beni, ritrovò il canto scritto 65 anni prima. Lo mostrò al parroco il quale notò che il testo aveva senso e contenuto logico.

Che dire? La Madonna di Pagani è veneratissima a Paupisi e c’è una fortissima devozione da parte degli abitanti della contrada. 

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