In prossimità dell’apertura delle scuole, a giudizio di Floriana Fioretti (capogruppo PD nel consiglio comunale di Benevento) vi sono” troppi interrogativi non risolti”, per cui “cresce la preoccupazione tra famiglie e popolazione studentesca”
“Non è mai troppo presto”, afferma Fioretti, “per cominciare a programmare. E infatti per l’inizio del prossimo anno scolastico la sensazione è che l’amministrazione comunale sia già in ritardo. A raccontarlo è la preoccupazione che serpeggia tra le famiglie beneventane. Timori solo smorzati dal lavoro, mai interrotto, di dirigenti, segreterie amministrative e personale scolastico. Impensieriscono, soprattutto, le incertezze che riguardano la ‘ricollocazione’ degli studenti appartenenti a scuole interessate da lavori ed interventi e che dunque non saranno utilizzabili. Situazione nota da tempo, peraltro. E’ il caso della scuola della Pietà, probabilmente l’unica inaccessibile già da settembre visto che sta per completarsi l’iter di aggiudicazione definitiva della gara per i lavori di ristrutturazione. Dove saranno trasferiti gli alunni? Ci giungono notizie non certo rassicuranti sul piano logistico. L’auspicio è che la scelta possa ricadere su immobili non eccessivamente distanti dal rione in cui quella popolazione scolastica risiede”.
“Si eviterebbero così disagi alle famiglie”, sostiene Fioretti, “e un ulteriore incremento del traffico dovuto agli spostamenti quotidiani degli alunni. Quanto alle altre scuole, come facilmente prevedibile, le promesse elettorali non saranno mantenute. La scuola Pacevecchia non riaprirà. E ciò in barba alle roboanti dichiarazioni del sindaco che il 17 settembre del 2021, a poche settimane dal voto, interveniva per assicurare che “nel giro di due mesi, – cito il virgolettato – studenti, docenti e operatori scolastici potranno tornare a frequentare il loro affezionato plesso di Pacevecchia”. Nessuna riapertura in vista pure per la Silvio Pellico. Un punto interrogativo, infine, il futuro degli studenti della Torre e della Nicola Sala”.
“Per quando sarà necessario il trasferimento, l’ipotesi in campo oggi è di un trasferimento presso gli immobili di San Vittorino, altra scelta logistica destinata a creare problemi e confusione”, sostiene ancora Fioretti. “Si dirà: nessuno ha la bacchetta magica. Siamo d’accordo. Ma proprio in virtù di ciò avremmo preferito si parlasse sin da subito il linguaggio della verità piuttosto che quello della propaganda. Emerge, quindi, l’atavico deficit di questa amministrazione: la mancanza di programmazione. L’assenza di immobili comunali da adibire a scuole, infatti, richiedeva sin da subito l’utilizzo di convenzioni con le altre istituzioni presenti in Città. Altre faccende, evidentemente, hanno preso la priorità. Ma il tempo stringe. E in tanti aspettano le prime risposte.