Fondovalle, Maglione:”Progetto vecchio e risorse scarse”.
«Raccolgo, sorprendentemente, un certo entusiasmo in relazione all’approvazione definitiva – l’ennesima – del progetto per la Fondovalle Vitulanese. Un entusiasmo che stento a comprendere, dato che l’approvazione c’era già stata e questo nuovo passaggio è semplicemente una strategia per bypassare le motivazioni del ricorso attualmente pendente davanti al TAR», così il deputato M5S Pasquale Maglione commenta l’annuncio del presidente Lombardi sull’approvazione del progetto definitivo per il completamento dell’arteria.
«Com’è noto – aggiunge Maglione – le mie riserve, che tutt’ora sussistono, riguardano innanzitutto il tracciato risalente a oltre 20 anni fa e che non risponde alle esigenze dettate dalla vocazione agricola e turistica del territorio e della riduzione dell’impatto ambientale, un tema quest’ultimo che si è imposto sui tavoli scientifici più di recente, congiuntamente a quello della riduzione del consumo del suolo. Ma al di là delle istanze ambientali, c’è un aspetto di ordine pratico che nessuno sembra considerare. L’inflazione ha determinato un aumento fortissimo del costo delle materie prime e la progettualità che oggi alcuni si affrettano a celebrare, non tiene conto di questa circostanza e di certo non si può pensare di recuperare questo surplus dai ribassi di gara. E’ evidente che sarebbe necessaria una riprogrammazione anche finanziaria del progetto, ma a chi decide – incredibilmente – questa necessità sembra sfuggire. Insomma, tutti questi aspetti lasciano presagire un finale su cui ci sarà poco da gioire, sia se la realizzazione dell’opera sarà anticipata da un lungo travaglio giudiziario, sia se dovesse finire come ennesima incompiuta. In entrambi i casi qualcuno dovrà assumersi delle responsabilità politiche. Ben inteso, nessuno vuole che l’opera resti incompiuta e in tal senso, da tempo, sto sollecitando un sereno confronto politico per trovare le opportune soluzioni. Ma ad oggi, purtroppo, posso solo constatare l’insistenza di un muro contro muro. Personalmente, continuerò a chiedere una sintesi tra i vari interessi, nella speranza che prevalga la visione politica sulla bulimica volontà di gestire risorse», conclude