PNRR alla prova del nove per i consiglieri di opposizione del Comune di Benevento
La mattina del 29 aprile, all’inizio della seduta del Consiglio comunale di Benevento, le opposizioni hanno presentato al Presidente del Consiglio il seguente documento sul Pnrr, nel quale si sostiene che PER IL PNRR CI VUOLE METODO.
Ecco il testo del documento:
“Quali Consiglieri Comunali di opposizione avevamo chiesto, in data 7 febbraio 2022, la convocazione del Consiglio comunale per discutere gli indirizzi per la programmazione degli interventi e dei progetti di investimento finanziabili a valere sulle diverse missioni del PNRR.
Solo in esito all’intervento del Prefetto, da noi sollecitato in apposito incontro, è stato convocato il Consiglio comunale, per oggi, 29 Aprile, e cioè dopo circa due mesi e mezzo dalla richiesta di convocazione.
A causa dell’infezione da COVID il Sindaco oggi non può partecipare alla seduta consiliare, neppure da remoto, in quanto la convocazione è solo in presenza, e non in modalità mista, come avvenuto nelle precedenti occasioni.
Preso atto di tale oggettivo impedimento, avevamo chiesto, in occasione della conferenza dei Capigruppo, di rinviare la seduta consiliare odierna per dar modo al Sindaco, che ha avocato a sé tutte le deleghe relative ai progetti PNRR, di potervi partecipare così da dare luogo ad un dibattito proficuo sul delicato ed importante argomento posto all’Ordine del Giorno.
La nostra richiesta non è stata accolta, per cui non ci è data la possibilità di interloquire con il Sindaco sulla progettazione in ambito PNRR e quindi sull’opportunità strategica più delicata ed importante che la nostra città ha davanti per il suo prossimo futuro, e di partecipare ad un dibattito, peraltro necessario, sulla progettazione sistemica ed olistica che coniughi i programmi di sviluppo della città con i sei capisaldi del Piano : Transizione Digitale, Transizione Ecologica, Infrastrutture, Istruzione, Welfare e Sanità.
Ad oggi, soprattutto attraverso le notizie che raccogliamo dalla stampa ci sembra di assistere ad uno stereotipato lavoro di progettificio senza alcuna visione strategica.
L’Italia ha chiesto in prestito all’Europa oltre 122 miliardi di euro per questo Piano, 122 miliardi che pagheranno le future generazioni ed abbiamo il fondato timore che a Benevento questo treno di occasioni ci passi davanti con dei vagoni confusi e senza alcun piano di insieme, con una serie di “progettazioni orfane” che non dicono nulla sulla identità futura di questa città storica e nevralgica del Mezzogiorno.
La stessa cabina di regia è stata assunta con la solita idea, fallimentare, che creare un think tank di esperti possa sostituire in qualche modo la responsabilità di visione che deve avere la classe politica e le progettazioni di cui fino ad oggi abbiamo notizia vanno nell’ottica dell’improvvisazione progettuale, partecipare qua e là a dei bandi, mentre non si ha notizia di un vero Master Plan.
D’altra parte la mancanza di organizzazione, di progettazione e di visione d’insieme è riscontrabile anche negli interventi posti in essere in questi primi mesi di consiliatura.
Si tratta di veri e propri interventi spot, scollegati da un progetto strategico della città che si vuol costruire. Si pensi, ad esempio, alla cura del verde pubblico, affidata ad interventi parziali al di fuori di un piano di manutenzione pluriennale, oppure alla mobilità sostenibile, come nel caso degli ormai celebri monopattini elettrici, affrontata senza preventiva predisposizione di un piano complessivo riguardante l’intero perimetro cittadino.
Alla luce dell’assenza del Sindaco alla seduta odierna, causa Covid, per la quale abbiamo già espresso solidarietà in altre sedi, chiediamo di azzerare le modalità con cui sono state fino ad oggi gestite le procedure del PNRR che ben poco e con scarsi risultati hanno prodotto per dare il via ad una nuova stagione di Progettazione Partecipata che si doti di un vero metodo di lavoro, con un piano preciso di indirizzo ed un’operatività effettivamente in grado di intercettare i bisogni e le attese della città per trasformarli in progetti di sviluppo sostenibile.
E dunque ci sentiamo di proporre un percorso che potrebbe unire non solo l’intero Consiglio Comunale, ma anche mobilitare i corpi intermedi della città motivati a vincere la sfida posta da quel piano straordinario di spesa pubblica che è il PNRR.
– Campagna Cittadina di Presentazione e Discussione delle sei missioni del PNRR al mondo delle imprese, delle amministrazioni periferiche dello Stato, delle associazioni di categoria e dei sindacati”.
Mastella sostiene che l’opposizione è cupa, ma con questa opposizione, non più costituita da i De Pierro, da i Del Vecchio e da i Lepore, deve fare i conti.