Continua il programma della VIII stagione della OFB 

 
Protagonista è stato il violinista rumeno-svedese VladStanculeasa che ha affiancato, anche come maestro concertatore, la nostra Orchestra Filarmonica di Benevento. 

 Il Maestro  vanta  una ricca attività solistica e cameristica, con il ruolo di primo violino in orchestre di grandi dimensioni, tra cui l’Orchestra Leonore, sparse in tutta l’Europa, l’Asia, il Sud America.  Appassionato didatta, è anche fondatore e Direttore Artistico di NUME Academy & Festival. 

  Leggiamo il suo vasto curriculum:”Ha eseguito musica da camera con alcuni dei musicisti più celebri di oggi tra cui MaximVengerov, Janine Jansen, Alberto Lysy, Maximilian Hornung, Jose Gallardo, Viktoria Mullova, Jeremy Menuhin e AnaChumachenco. 

  Ha suonato accanto  ai musicisti più acclamati di oggi, ed è stato premiato in importanti concorsi internazionali. Come solista, ha suonato con varie orchestre internazionali, accanto a direttori quali Kent Nagano, Han-Na Chang e Lahav Shani. 

 Stanculeasa è stato primo violino della Göteborg Symphony e della Basel Kammerorchester. Dal 2019 è il primo violino della Sinfonieorchester Basel. In questo stesso ruolo ha collaborato con  varie orchestre, tra cui l’ Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, lavorando con direttori del calibro di Jaapvan Sweden, Gustavo Dudamel, Neeme Järvi, Kent Nagano, Jean Sibeliu. Ha studiato con Alberto Lysy e Liviu Prunaruall’Accademia Internazionale di Musica Menuhin a Gstaad, e al Conservatorio di Losanna sotto la guida di Pierre Amoyal. 

 Il suo album di debutto, in cui è accompagnato dal pianista Thomas Hoppe, è uscito nel 2013 per l’etichetta RCA Red Seal/Sony.

 Suona un violino Sanctus Seraphin del 1739 appartenuto a George Enescu e al suo grande allievo Yehudi Menuhin, affidatogli dalla Fondazione Svizzera Tharice.

 Si é cimentato con la nostra Ofb a Benevento presso l’ Auditorium  della Spina Verde, il 23 aprile scorso,  in un concerto che ha visto l’esecuzione di brani, che hanno permesso al pubblico, peccato, non così numeroso come nel precedente concerto (forse a causa del lungo week end), di conoscere  due importanti musicisti: uno finlandese e l’altro bohemo, e di ascoltare la musica dell’arcinoto Mozart.

 Generi musicali, i più disparati tra loro.

 Del  compositore e violinista finlandese,  Jean Sibelius, nato a Hameenlinna nel 1865 e deceduto a Jarvenpaa, nel 1957, che ha rappresentato il simbolo musicale dell’identità nazionale finlandese, tanto che ad Helsinki gli è stato intitolato un omonimo parco, al cui interno è stato collocato il  Passio musicae, dedicato all’illustre compositore, di questo poliedrico autore, che scrisse musica per pianoforte, corale e rituale massonica, musiche per 13 drammi, anche se le più note sono le sette sinfonie, abbiamo ascoltato l”Impromptu per archi op. 5.

 La parte centrale del concerto ha visto l’esecuzione del “Concerto n. 4 in re maggiore per violino ed orchestra, K 218,” di W.A.Mozart, scritto da quest’ultimo quando aveva 19 anni e si trovava alla corte dell’arcivescovo di Salisburgo. In questo concerto l’orchestra svolge un ruolo che sembra di semplice “supporto, mentre al violino solista al quale viene lasciato ampio spazio e responsabilità nell’esecuzione dell’opera” che si divide in: Allegro, in re maggiore; Andante cantabile in la maggiore ed infine il delizioso Rondò, andante grazioso, anch’esso  in re maggiore. L’organico è stato composto da un violino solista, 2 oboe, 2 corni,  e gli archi.

 Il terzo autore è stato Suk, un boemo, nato nel 1874, in una famiglia di musicisti. Infatti, con suo padre, imparò a suonare l’organo, il violino ed il pianoforte: proseguì gli studi, e presso il Conservatorio di Praga, dove  fu allievo di  Antonin Bennewitz e Antonin Dvorak, di cui, poi, sposò  la figlia, Otilie.

 E’stato fondatore del Quartetto Boemo, con il quale si esibì per oltre quarant’anni. Dal 1922 insegnò composizione al Conservatorio di Praga. Spaziò in tutti i generi musicali. Egli fu  sicuramente influenzato, in primis,  da Antonin Dvorak e Joahannes Brahms e di quel periodo è l’opera più famosa: la Serenata per archi nel 1892, che abbiamo ascoltato. Morì a Benesov, nel 1935. La sua arte continuò con il nipote, Josef Suk, diventato anche lui un concertista di fama mondiale. 

  Di esso ci hanno concesso il bis, ripetendo il secondo movimento, con il dialogo tra gli archi il violoncello ed il contrabbasso, di cui  abbiamo gustato la leggerezza degli archi con passaggi, quasi sussurrati. 

 Non c’è dubbio: la musica innalza l’anima.

 Il prossimo concerto per la sezione Green Fantasy sarà tenutodomenica 15 maggio 2022 ore 19:00, presso l’ Auditorium Spina Verde di Benevento e sarà replicata, mercoledì 18 maggio 2022,ore 20:45 a Milano, presso la  Sala Verdi. 

 Il programma prevede l’esecuzione del M° Glazunov  “Concerto in mi maggiore per sax ed archi , op. 109”, seguito in PRIMA ASSOLUTA dal “Green Fantasy” per 7 piante, sax e orchestra di P. Ratti. Si, proprio così! Protagoniste saranno anche ”le piante”.
Di W. A. Mozart sarà eseguita la ”Sinfonia n. 40 in sol minore K 550”. Avremo al sassofono Jacopo Taddei,  e Matthieus Mantanus, quale  direttore.

 L’acquisto dei biglietti è possibile on line, www.ofb.it, oppure presso il Caffè “ Le trou” di Benevento.

Ringraziamo sempre questi giovani Maestri, che si cimentano con artisti di fama internazionale, e con essi la direttrice artistica Beatrice Rane ed il Direttore onorario, Ser. Antonio Pappano, che ci permettono di ascoltare esecuzioni di altissimo livello. 

 Ricordiamo che la rassegna gode del patrocinio del Mibact, del Comune e della Provincia di Benevento, della Regione Campania, dell’Università degli Studi del Sannio, della Santec spa, a cui va il plauso, per il sostegno a questi giovani musicisti.

Maria Varricchio

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