Aria fritta per la cultura in città

Il bando per la direzione artistica della “cultura” in città pare abbia all’interno della stesura, per quanto dichiarato dal dirigente preposto, un refuso, relativamente ai requisiti per gli ultra 65enni non pensionati.

Se refuso c’è, e quindi una chiusura alle ammissioni per le domande, va sanato ed il bando riproposto.

Questo è il primo motivo per il quale occorre riaprire termini ed ”accettare” eventuali nuove domande.

Al di là di questa sanatoria, vi è pure un momento di riflessione. Si badi bene che non ho alcuna preclusione con il candidato unico con domanda presentata, sia dal punto personale (conosco Renato dai banchi di scuola), sia dal punto professionale. La mia riflessione si limita solo ad evidenziare che la conduzione artistica di manifestazioni, così come le squadre di calcio, hanno necessità assoluta di essere riammodernate, con nuove idee , nuove proposte che solo una nuova mente può dare.

Giordano è lì da circa sei anni, ha prodotto ottime manifestazioni, ha dato il suo apporto di idee che vanno man mano appiattendosi diventando una routine senz’anima.

La cultura e le sue espressioni artistiche hanno, alla stregua delle squadre di calcio, bisogno di novità, nuovi schemi, e perché no, nuove amicizie e conoscenze da poter “sfruttare”: in definitiva nuovo allenatore.

Tra gli allenatori di calcio il periodo ottimale per rimanere su una panchina ed operare al meglio, sono due o tre anni (fatta eccezione per sir Alex Ferguson che dall’83 al 2013 rimase alla guida del suo
Manchester Unt.).

Se ben ricordo il sindaco di Benevento lo scorso anno aveva contattato un personaggio per la conduzione artistica del Vittorio Emmanuele alla sua riapertura. Poi silenzio assoluto.

Non voglio pensare che quel bando sia frutto di un vestito preconfezionato, alla stregua delle famosissime “mattonelle bagno” sul Viale degli Atlantici, che quel refuso non possa essere
corretto ed eliminare quelle limitazioni alle domande di partecipazione. Se si vuole veramente riportare “arte” in città occorrono nomi nuovi… è questa l’adrenalina che scuote la città assopita su se stessa.

geppinopresta

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