Antonio Verga si ricandida alla Presidenza del Conservatorio ed invoca trasparenza
Il presidente del Conservatorio di Musica “Nicola Sala” di Benevento, Antonio Verga, nella qualità di candidato a tale carica per il prossimo triennio, ha scritto una lettera al direttore e responsabile della Prevenzione, della Corruzione e della Trasparenza dell’Istituto, Giosuè Grassia, nonché al direttore amministrativo, Jonathan Zotti, ed ai componenti del Consiglio Accademico.
La stessa, inoltre, per conoscenza è stata inviata al Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur), alle organizzazioni sindacali provinciali e nazionali di Cgil, Cisl, Uil, Snals, Unams-Gilda e Sindacato Accademie Bellearti Conservatori.
Attraverso la missiva, Verga ha richiesto “l’immediata pubblicazione sul sito web dell’Istituto di Alta Formazione Musicale sannita degli atti per la composizione della terna dei candidati alla carica di presidente che sarà sottoposta alla valutazione del Ministero”.
In particolare, ha domandato che siano resi noti “gli atti relativi all’avviso pubblico n. 19 del 5 gennaio 2022, ivi compresi i nominativi dei candidati alla procedura e quelli individuati con la terna sottoposta al Mur”.
Inoltre, ha chiesto “la pubblicazione del verbale del Consiglio Accademico del 17 gennaio scorso che ha individuato i criteri comparativi di individuazione della terna inviata al Ministero”.
A giudizio dello stesso, infatti, il solo stralcio del verbale del Consiglio Accademico con protocollo n° 177 risulta essere “in difformità delle stringenti indicazioni impartite dal Ministero con la nota n° 5972 del 26 aprile 2021”.
Tutto questo, sempre secondo Verga, “anche al fine di non incorrere in un’eventuale causa di responsabilità per danno all’immagine dell’amministrazione nelle ipotesi di violazione degli obblighi di pubblicazione relativi agli organi necessari del Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala” di Benevento, individuati dal Dpr n° 132/2003”.
Nelle premesse della sua lettera, il presidente del Conservatorio di Benevento ha evidenziato che “con l’entrata in vigore del decreto legislativo n° 33 del 14 marzo 2013 sono state riordinate in un unico corpo normativo le disposizioni riguardanti gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, in attuazione di quanto previsto dall’articolo 1, comma 35, della legge 6 novembre 2012, n. 190 (cosiddetta legge anticorruzione)”.
Inoltre, ha sottolineato ancora, “nel 2013 è stato adottato il Codice della trasparenza delle pubbliche amministrazioni, che ha riordinato le disposizioni in materia di obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni.
Successivamente, nell’ambito della riforma della pubblica amministrazione, il Codice è stato modificato ed integrato al fine di ampliare gli ambiti di trasparenza della stessa pubblica amministrazione e di risolvere alcune criticità emerse nella prima fase di applicazione.
In tale quadro, quindi, sono state introdotte alcune novità per l’ordinamento, come il diritto di accesso civico libero, alla stregua del Freedom of Information Act”.