Telese Terme: indagate 5 persone per spaccio di sostanze stupefacenti
Nella mattinata odierna, all’esito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, personale del Commissariato della Polizia di Stato di Telese Terme ha eseguito l’ordinanza del Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Benevento, adottata su richiesta della Procura di Benevento, applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di 5 persone, tutte residenti a Telese Terme, perché raggiunte da gravi indizi di colpevolezza per il reato di cui agli artt. 81, 110 c.p. e 73 D.P.R. 309/90, in quanto in plurime occasioni cedevano sostanza stupefacente del tipo cocaina a diversi assuntori della Valle Telesina.
Inoltre, a cura del personale del Nucleo di Polizia Economica e Finanziaria della Guardia di Finanza di Benevento, veniva, eseguito il sequestro preventivo, disposto dal GIP con il medesimo provvedimento, dei libretti postali intestati a due degli odierni indagati e, dunque, delle somme di euro 24.680,55 ed euro 17.691,76, quali saldi attuali, trattandosi di disponibilità economiche ritenute dall’A.G. sproporzionate e ingiustificate rispetto alla situazione reddituale dei titolari e, pertanto, suscettibili di confisca obbligatoria per sproporzione, ai sensi degli artt. 85 bis D.P.R. 309/1990 e 240 bis c.p..
In particolare, a seguito di una proficua attività investigativa intrapresa nel gennaio 2021 e culminata nel mese di giugno si aveva modo di constatare come gli indagati seguissero il medesimo modus operandi per cedere sostanza stupefacente agli abitanti di Telese Terme e dintorni: gli ordini di acquisto dello stupefacente erano ricevuti di solito da un solo componente del gruppo, gli altri raggiungevano i clienti, utilizzando autovetture di volta in volta diverse, come battistrada e vedette, e viaggiando o da soli o in due, al fine di eludere i controlli di polizia. Inoltre, come emerso dai numerosi servizi di o.c.p. svolti, le persone sottoposte ad indagine sono state notate mentre si spostavano durante le ore serali, modificando di continuo gli itinerari e cambiando spesso il luogo degli incontri con gli assuntori. Grazie alle varie attività investigative svolte si ottenevano numerosi riscontri in ordine alle cessioni della sostanza stupefacente e alle modalità di spaccio della stessa, gestito per lo più attraverso l’uso dei social network e mediante l’uso di un linguaggio criptico per contrattare con i clienti i quantitativi di droga da acquistare. L’attività investigativa si concentrava anche sulle disponibilità economiche degli indagati, del tutto sproporzionate rispetto al tenore di vita e all’assenza di proventi di natura lecita e di un’occupazione lavorativa. A tal fine, previo coordinamento delle indagini da parte della Procura della Repubblica, il Nucleo di Polizia Economica e Finanziaria della Guardia di Finanza di Benevento effettuava approfonditi accertamenti patrimoniali sui rapporti di conto corrente intestati agli odierni indagati, all’esito dei quali venivano rinvenute disponibilità finanziarie consistenti su due libretti postali, rispettivamente della somma di euro 24.680,55 ed euro 17.691,76, quali saldi attuali. Con il medesimo provvedimento il GIP disponeva, su richiesta della Procura della Repubblica, il sequestro preventivo dei predetti libretti postali e, dunque, delle somme allo stato presenti a titolo di saldo, trattandosi di beni suscettibili di confisca obbligatoria per sproporzione ai sensi degli artt. 85 bis D.P.R. 309/1990 e 240 bis c.p.. Infatti, le somme accantonate nei libretti postali appaiono ingiustificate e incompatibili con la situazione reddituale degli indagati, dovendosi escludere che gli stessi abbiano mai percepito redditi che consentissero, oltre a sostenere le spese ordinarie per il proprio mantenimento, di accantonare somme a risparmio nella misura in cui sono state rinvenute nel corso degli accertamenti patrimoniali svolti sui rapporti di conto corrente agli stessi intestati.
Nel corso dell’esecuzione della misura cautelare e, in particolare, della perquisizione domiciliare venivano rinvenuti presso l’abitazione di tre degli indagati un consistente quantitativo di sostanza stupefacente e, nello specifico, circa 250 grammi di hashish e 150 di crack, di cui una parte già confezionato in singole dosi, oltre a strumenti per il peso e confezionamento, nonché la somma di euro 2000,00 in contanti, suddivisa in banconote di piccolo taglio, provento dell’illecita attività di spaccio. Personale del Commissariato di P.S. di Telese Terme procedeva pertanto al sequestro dello stupefacente e della somma di denaro e all’arresto in flagranza di tre degli odierni indagati, nella cui disponibilità veniva rinvenuta la droga occultata nel vano condizionatore della loro abitazione.