Denuncia del Club amici della Terra: rasa al suolo l’oasi gestita dalla Lipu
Stanno proseguendo incessantemente i lavori della presunta “bonifica idraulica” che il Comune di Benevento attraverso il cospicuo finanziamento, ottenuto tramite il cosiddetto “Bando periferie” e che interessa il tratto urbano del fiume Calore che va dal ponte ferroviario della tratta BN-AV sino al Parco Archeologico di Cellarulo.
Il Club Amci della Terra evidenzia che tali interventi stanno devastando completamente l’alveo del fiume Calore, come già più volte denunciato, nell’indifferenza di tutti, compresi politici, amministratori e le locali associazioni ambientaliste.
Le sponde interessate dai lavori, rientrano anche nell’Oasi Zone Umide Beneventane, gestita da quasi un decennio dalla Lipu su affidamento della Provincia di Benevento.
I lavori sono stati effettuati sino ad ora durante tutto il periodo della riproduzione della fauna fluviale, incluse le specie protette, tutto ciò senza alcun tipo di controllo da parte degli organi competenti e in dispregio alle leggi nazionali e alle Direttive comunitarie.
Tra i vari danni arrecati al patrimonio naturalistico è stata sradicata anche la vegetazione e le alberature che consolidavano le sponde fluviali, sostituite nei tratti già interessati dai lavori dalla piantumazione di ridicole nuove alberature, disposte geometricamente lungo le sponde del fiume.
Il Club di Benevento degli Amici della Terra già nel mese di aprile, aveva denunciato presso il Comando Stazione dei Carabinieri Forestali, l’inizio di questi lavori, questo perché si temeva che la prosecuzione dei suddetti lavori avrebbe coinciso con il periodo di riproduzione dell’avifauna, e quindi richiedeva la sospensione, alla luce del fatto che il fiume Calore rientra tra i principali corridoi ecologici fluviali della Campania.