Guardia Sanframondi: accadde oggi, 20 luglio 2000
L’associazione Rinascita Guardiese continua la pubblicazione di documenti inerenti la storia guardiese per… progettare il futuro partendo dal passato
Bilancio di un anno di attività amministrativa
Sala biblioteca-Casa Comunale
E’ trascorso un anno dall’insediamento della nuova Amministrazione e l’approvazione del Rendiconto Generale dell’anno 1999 è l’occasione per il Sindaco Ceniccola di ricordare quello che ha trovato: “… tanti debiti, un paese scarrpat, monnezza in quantità e confusione amministrativa (per usare un eufemismo). Questo è quello che abbiamo ricevuto in eredità da coloro che per circa 20 anni hanno dominato il nostro paese”.
Fono-registrazione intervento pronunciato nella seduta del Consiglio Comunale del 20 luglio 2000
Signor Presidente, Signori Consiglieri,
l’elemento significativo e prodromico ad ogni valutazione sui risultati di gestione è sicuramente dato dal fatto che, nell’anno in cui si riferisce il consuntivo, l’attuale amministrazione si è trovata nella difficile condizione di dover governare secondo programmi e obiettivi indicati in documenti contabili non propri perché deliberati dalla precedente amministrazione guidata dal Sindaco Nicola Ciarleglio e, per amore di verità, è necessario ricordare che quando mi sono insediato (in data 23 giugno 1999) mi sono trovato nella difficile situazione di dover fronteggiare una situazione amministrativa con la cassa comunale praticamente “svuotata” e debiti da pagare nei confronti di tanti cittadini (dal benzinaio che riforniva i veicoli comunali al salumiere che forniva il mangime per gli uccelli che erano rinchiusi nella voliera della villa comunale e/o gli alimenti per i ragazzi la mensa scolastica).
Per farla breve, la cassa comunale era praticamente “desertificata” e non vi era alcun finanziamento disponibile per realizzare un’opera pubblica. A tal proposito, per sgombrare il campo da ogni dubbio, basta leggere la nota che mi ha inviato, in data 8/10/1999, il Responsabile dell’Ufficio Finanziario da cui si evince che: “…nell’ultimo biennio non risulta alcun finanziamento comunitario, statale, regionale e/o provinciale in corso di erogazione, fatti saldi i finanziamenti statali di normale funzionamento di bilancio”.
In poche parole, il Responsabile Finanziario ci ha fatto sapere che in cassa ci sono solamente i soldi per pagare lo stipendio ai dipendenti, per accendere le lampadine lungo le strade e raccogliere l’immondizia. Le altre risorse erano state già tutte utilizzate nei mesi precedenti all’appuntamento elettorale dagli amministratori uscenti.
A questo “deserto” progettuale, bisogna aggiungere i tanti debiti da pagare per centinaia e centinaia di milioni, un paese “scarrpat” e una casa comunale ridotta ad un immondezzaio con la stanza per il Sindaco che versava in condizioni vergognose: le pareti sporche, una scrivania mezza rotta e quattro sedie che non si reggevano in piedi. Ho dovuto portare un po’ di mobilio dal mio studio (come tutti ben sanno) e chiamare subito l’imbianchino per dare un po’ di decoro alla cosiddetta “stanza del Sindaco”. Questo è il patrimonio che abbiamo ricevuto in eredità da chi oggi si erge a censore e vuol dare lezioni di buon governo.
Solamente il capitolo di bilancio relativo ai soldi per pagare l’indennità di carica per il Sindaco e gli amministratori non era stato ancora “svuotato” e, a tal proposito, è necessario ricordare che questi soldi sono stati da me utilizzati per comprare centinaia di banchi e sedie per i ragazzi della locale scuola elementare e media e per mandare al mare alcune decine di giovani ed anziani avendo l’Amministrazione organizzato la prima “Colonia intergenerazionale” guardiese.
Per quanto riguarda i debiti, non può essere sottaciuto che l’attività di gestione finanziaria dell’Amministrazione ha risentito della considerevole entità dei debiti pregressi extra-bilancio, in massima parte scaturenti da sentenze divenute cosa giudicata, a cui si è dovuto dare urgente sistemazione al fine di evitare ulteriori maggiori oneri per interessi e spese giudiziarie conseguenti a sicure azioni esecutive a danno dell’Ente comunale. In altri termini, in questo anno trascorso, siamo stati costretti a svolgere il ruolo di “pubblici ufficiali pagatori” per debiti prodotti e provocati dal malgoverno di coloro ci hanno preceduto alla guida dell’Ente. Ciò malgrado, si può dire che gli obiettivi di spesa corrente, per l’anno finanziario a cui il conto si riferisce, risultano in buona parte raggiunti. Il paese è stato ripulito da cima a fondo e, a tal proposito, non posso non rivolgere un sincero e doveroso ringraziamento alle centinaia di giovani che hanno partecipato alla prima “Giornata Ecologica” guardiese svoltasi il giorno 4 luglio 1999 sotto lo sguardo divertito e strafottente di coloro che fino al mese prima erano stati alla guida della nostra comunità e che alle ultime elezioni si sono presentati con il simbolo “Per Guardia” (alla faccia della coerenza!).
Molte strade rurali sono state sistemate nella cosiddetta zona di “Cicc muort” e rese nuovamente agibili dopo anni di totale abbandono e la Casa Comunale è stata ripulita dai cumuli di immondizia accatastata dentro e nello spazio adiacente che oggi è stato destinato ad area di parcheggio.
P.S. Per dovere di cronaca, bisogna ricordare che il Sindaco Ceniccola non è costato una lira alle tasche dei guardiesi (avendo rinunciato allo stipendio previsto dalla Legge) e dopo 2 anni e mezzo di buongoverno ha lasciato in eredità un autentico “tesoro” costituito da 762milioni259mila719lire (avanzo di amministrazione del rendiconto dell’esercizio 2001) e 13miliari 930milioni 698mila 414lire per la realizzazione di svariate opere pubbliche. Una straordinaria quantità di denaro che il Sindaco Ceniccola aveva ottenuto grazie ad un grande lavoro di interlocuzione con la Regione Campania svolto con passione e tenacia. Possiamo dire che tutte le opere che hanno avviato la “rinascita” di Guardia Sanframondi portano la firma del Sindaco Ceniccola che le aveva pensate, programmate e fatte finanziare. I governanti che lo hanno sostituito alla guida della nostra comunità hanno dovuto semplicemente appaltarle dopo averle bocciate in Consiglio Comunale e bollate come “BUGIE” in occasione della consultazione elettorale del maggio 2002 per ingannare i cittadini guardiesi e far fuori moralmente e politicamente il Sindaco Ceniccola.