Al Teatro Romano, dopo Cammariere, anche Tosca ha divertito il pubblico
Continua al Teatro Romano di Benevento, con Tosca, la kermesse Sannio Music Fest# 2021, inaugurata lo scorso18 giugno, da un cantautore poliedrico di grandissimo spessore: Sergio Cammariere, crotonese di nascita e musicista, cugino del tanto compianto Rino Gaetano.
La cantante romana , ha semplificato, in Tosta, il suo nome d’arte, perché all’anagrafe è registrata come Tiziana Tosca Donati. La sua carriera inizia quando Renzo Arbore la nota in un piano bar e la inserisce nella trasmissione televisiva “Il caso Sanremo” con Lino Banfi. Dal 1992 inizia la su attività di incisione di album e collabora in più occasioni con alcuni big della musica italiana: Lucio Dalla, Riccardo Cocciante, Renato Zero e Ron. In coppia con quest’ultimo, vince il Festival di Sanremo, con la famosissima canzone ”Vorrei incontrarti tra cent’anni”. Parteciperà ancora al Festival nel 1997, con il brano “Nel respiro più grande” scritto da Susanna Tamaro, autrice del famoso best seller ”Và dove ti porta il cuore”, con le musiche di Ron.
Nel 2000 viene scelta per cantare l’inno mariano del Giubileo straordinario, Mater Iubilaei, che sarà eseguito nel maggio dello stesso anno nella grotta di Massabielle a Lourdes, avendo così il privilegio di essere stata la prima cantante al mondo ad esibirsi in quel luogo, meta ormai di tantissimi pellegrinaggi, soprattutto ammalati.
Nel 2019 presenta a Sanremo il brano Morabeza, tratto dall’omonimo album, che conquista due Targhe Tenco: una quale migliore canzone e l’altra quale Album di interprete. Ad esso collaborano: Ivan Lins in Normalmente; Luisa Sobral, che canta “Giuramento”; Arnaldo Antunes, che ha scritto “Joao”; Cyrille Aimee, ha cantato ”Le troisieme certificier”.
Tosca con Lenine, ha cantato la “Bocca sul cuore”di Cezar Mendes; con Vincent Segal e Awa Lyin “Serenata di paradiso”; con Gabriele Mirabassi, in “Un giorno in più”; con Nicola Stilo, Mio canarino, e con Lofti Bouchnak, il brano Ahwak. Il tutto realizzato con la produzione e l’arrangiamento musicale di Joe Barbieri.
Nel 2020 si è cimentata nel programma radiofonico “Suona l’una” di Rai Radio3, quale autrice, insieme a Giorgio Cappozzo e Valentina Romano.
La trasmissione è durata dieci puntate durante le quali è stato affrontato un determinato argomento ed in ognuna di esse è intervenuto un artista, tra i quali vi sono stati: Fiorella Mannoia, Nicola Piovani, Tiziano Ferro. Salvador Sobral, Renzo Arbore e Silvia Perez Cruz. Al termine della trasmissione, Tosca ha avuto infine l’idea di raccogliere nell’omonimo Cd, tutte le canzoni da lei interpretate.
L’attività teatrale, iniziata nel 1992 con “Carro fantastico”, l’ha vista anche in “Sette spose per sette fratelli” ,”l’opera da tre soldi” e così via via fino ad arrivare all’ultimo lavoro, in ordine cronologico, ”L’isola della luce”, con Massimo Popolizio e Maria Rita Combattenti, di Nicola Piovani, nel 2020.
Si è cimentata anche nei film “Baciami piccina”, con la regia di Roberto Cimpanelli , ”Il suono della voce”, un documentario con la regia di Emanuela Giordano nel 2019, mentre doppiò, in quello di animazione, del 1997, prodotto dalla 20th Century Fox, la protagonista “Anastasia”, insieme a Fiorello.
La sera del 24 giugno, dunque, ci ha proposto il suo “Morabeza estate 2021”, definito dalla critica ”un canto alla vita, una espressione creola il cui significato é davvero difficile da tradurre, perché l’espressione contiene la spiritualità, la suade e l’allegria”.
“Tosca ha investito passione e studio nella musica, ci ha investito la vita, ed è ,da tempo, la miglior cantante italiana: non in senso geografico o di stupida graduatoria, ma di italianità nell’anima. Lei non imita nessuno, non ne ha bisogno.
“Tosca è una cantante italiana che ha sentito, apprezzato e studiato la musica di ispirazione popolare, in particolare la sudamericana e il jazz. Lei canta quello che le piace, subendo tutte queste influenze in modo naturale, integrandole con la propria italianità, senza nessuna forzatura”. E’ così che si esprime la critica, la quale sottolinea che non c’è affatto crisi nel settore musicale, perché c’è chi come Tosca la musica la realizza davvero.
E nel suo spettacolo, al Teatro Romano, abbiamo potuto assistere all’esecuzione delle canzoni presenti nell’album, sul palco del Teatro, dove è stata sistemata la scenografia, ideata da Alessandro Chitti, tutta dominata dall’ insolito colore rosso: il pianoforte verticale con il vasetto rosso pieno di fiori multicolori, i leggii, il tavolino, il tappeto, il mappamondo illuminato, le lampade, le sedie, la bottiglia d’acqua ed il calice. Anche l’artista si è presentata al pubblico nella sua straordinaria eleganza, indossando un magnifico abito nero, impreziosito da una collana, con un fiore rosso nei capelli raccolti.
Tosca ha cantato in ben cinque lingue: il francese, il portoghese, l’arabo, l’italiano ed il napoletano. Perché si sa, modestamente il napoletano è una lingua ed è stato molto bello quando Tosca ha detto: ”Siamo stati in Macedonia, Germania, Africa, Spagna, ma io sono in Campania “e ha manifestato la volontà di voler omaggiare la nostra regione con alcuni brani napoletani. E’ stata simpaticissima quando ci ha supplicati dicendo: ”Abbiate pietà del nostro napoletano..” ”Ci corriggerete…””, rifacendosi così alla celebre frase pronunciata da Karol Whojtyla, quando tenne il suo discorso di insediamento papale.
Anche Tosca, nelle sue canzoni, nelle sue riflessioni fatte con il pubblico ad alta voce, ha mancato di fare riferimento alla natura, parlando del mare,”della nave che salpa e si apre così uno spazio tra essa ed il molo”. Abbiamo dunque assistito in questi primi due giorni del cartellone alla performance di due grandi artisti, Cammariere e Tosca, entrambi attratti dalla natura.
Di Sergio Cammariere come si può sintetizzare la sua attività musicale? Difficile perché egli spazia dal jazz al pop, alla musica classica, con una proficua ed intensa attività, iniziata nel 1992, anno in cui compose la sua prima colonna sonora per il film ”Quando eravamo repressi” di Pino Quartullo, continuando poi quelle di “Teste Rasate,” di “Uomini senza donne”, di “L’abbuffata” , di ”Tiberio Mitri-Il campione e la miss”, per citare i suoi primi lavori di un’attività che lo porterà a vincere vari premi.
Il suo primo album, “Dalla pace del mare lontano”, risale al 1992, anno in cui anno assistiamo ad una mole di concerti, grazie ai quali gli vengono attribuiti numerosi riconoscimenti: il Premio Carosone, il Premio De Andrè, la Targa Tenco. Vince perfino il referendum di Musica e dischi come migliore artista emergente.
Nel 2003 ottiene il terzo posto a Sanremo con “Tutto quello che un uomo”, canzone scritta da Kunstler, a cui si unisce il Premio della Critica e quello quale “Migliore Compositore musicale”. Nel 2007 prende parte al Festival di Sanremo, quale ospite cantando “Ti regalerò una rosa”, con l’autore Simone Cristicchi .
Nel 2010 ricordiamo che compone le musiche per il “Ritratto di mio padre”, film girato da Maria Sole Tognazzi, che vince il “Premio speciale Documentari sul Cinema”, al Taormina Film Fest 2011. Nello stesso anno riceve il Premio Internazionale Musica News alla carriera. E’ presente ancora al Festival di Sanremo nel 2018, con il brano “Senza appartenere”.
Nel 2020 ha reso omaggio ad un grandissimo cantautore Sergio Endrigo nel programma televisivo “Una storia da cantare”, reinterpretando e riproponendo egregiamente il famoso brano “L’arca di Noè”.
Quest’anno ha pubblicato il libro “Libero nell’aria” edito da Rizzoli e scritto con Cosimo Damiano Damato.
La serata, quella del 18 giugno, è iniziata con i saluti dell’artista, il quale ha affermato che: “Stiamo recuperando i concerti dello scorso anno. L’Italia si riprenderà”.
Ed infatti il suo concerto, durato circa due ore, ci ha fatto ritornare al periodo antecedente alla pandemia, dimenticandola, quasi, anche perché sono state rispettate tutte le norme anti Covid- 19.
E’ stato bello riascoltare i versi delle sue canzoni, in cui troviamo sempre un riferimento alla natura, alle stagioni, laddove canta: ”Così l’autunno è già tra i rami e l’inverno è già alle porte”. Questo filo diretto che gli fa citare spesso: ”il vento, che passa ed attraversa le parole dette, quasi come se il vento potesse portarle da te”. Con la sua canzone porge l’augurio alla sua amata dicendo: ”Vedremo il mare, il sole, una musica da ascoltare con il cuore”.
L’amore eterno dichiarato alla sua amata si concretizza nella promessa: ”Cosa non farò per farmi amare, amore, per dirti cosa sei per me. Sono al buio in questa stanza …dimmi solo che tu sei per me e consolerai il mio pianto verso cieli bianchi di libertà”.
Ancora un’invocazione : ”Dimmi quello che voglio sentire da te, e tu sarai la regina dei miei desideri, tutto quello che un uomo potrà…”.
Bellissima poi è stata l’esecuzione di “Padre della notte”, una piccola preghiera laica, dove quest’entità viene invocata, quale padre della terra e della notte ”.
Abbiamo assistito ad una serata di puro divertimento, pensiamo alla bravura del batterista, Amedeo Ariano, che ha suonato anche sul contrabasso, dimostrando di aver meritato il titolo di Cavaliere del Lavoro, che gli è stato conferito dal Presidente della Repubblica.
Il ringraziamento, per essere stato bene accolto, ha confermato lo stile indubbiamente elegante di Cammariere, il quale ci ha precisato: ”Un poeta non scrive soltanto per sé. E’ una parte che si apre sul mondo, confine tra sogno e realtà”.
Il pubblico, molto partecipativo in entrambi i concerti, sia in quello di Cammariere, che in quello di Tosca, si è divertito oltre l’inverosimile, manifestando la sua gioia con ampi e calorosi applausi, cantando spesso insieme agli artisti.
Dopo questa grande partecipazione emotiva, il pubblico attende ora di ascoltare, giovedì primo luglio “Tre X Una”, l’omaggio a Mina, resole da Danilo Rea al piano, Massimo Moriconi al contrabbasso ed Alfredo Golino alla batteria.
Il ringraziamento va soprattutto al direttore artistico, Michele Solipano, per la grande cura che ha profuso nella realizzazione della Rassegna, a tutte le istituzioni che hanno sostenuto questo evento: il Ministero della Cultura, la Regione Campania, il Comune di Benevento e tutti gli altri sponsors.
A giovedì, dunque!
Maria Varricchio