La morte prematura di Giambattista Assanti, l’amante del cinema: una persona che non dimenticheremo
Nella cronaca di oggi leggiamo: ”Le musiche di Ennio Morricone, in filodiffusione, hanno accompagnato il feretro di Giambattista Assanti dalla sua abitazione, sul suo cinema Carmen, fino alla Chiesa Madre di Mirabella Eclano dove don Remigio ha celebrato il rito funebre.
In tanti, si sono stretti intorno al dolore dei familiari ed hanno voluto rendere omaggio ad un uomo che ha dato tanto alla sua comunità. La sua passione per il cinema, la rassegna “Scrivere il cinema”, i suoi film hanno segnato una pagina importante per l’Irpinia e per il mondo cinematografico che Assanti ha cercato di promuovere anche a livello didattico” .
Durante i funerali in chiesa, Don Remigio ha ricordato soprattutto “il carattere gioviale, disponibile, altruista di un ragazzo profondamente legato alla sua terra che metteva il cuore in ogni cosa che faceva”.
Pensiamo a l’”Ultima fermata”, con Claudia Cardinale, girato nell’Alta Irpinia, sulla tratta ferroviaria Avellino- Rocchetta Sant’Antonio, testimonianza di un mondo, nel mondo dei trasporti e delle telecomunicazioni, che stava cambiando, Per questo il drappo dell’associazione InLocomotivi ha avvolto il feretro.
L’avvento dell’automobile, del trasporto su gomme ha piano piano sminuito d’importanza quello sulla strada ferrata.
Oggi sembra che stiamo assistendo ad un’inversione di tendenza, al potenziamento delle strade ferrate, ai treni ad Alta Velocità che ormai possono spostare le persone in poco tempo.
La scelta di approfondire temi di grande attualità, come l’attenzione all’ambiente, gli era particolarmente cara, lo riteneva di fondamentale importanza e si concretizzò anche ne “Le campane di San Ottone”, docufilm al quale partecipò anche una giovanissima Vanessa Gravina.
In questo film, infatti, ha raccontato le proteste cittadine contro l’apertura di una discarica a Difesa Grande, vicino Ariano Irpino.
Ci aveva manifestato le sue perplessità per il completamento de “Il giovane Pertini- Combattente per la libertà”, candidato al David di Donatello, nel 2019, e grande fu la nostra gioia, quando ci annunciò il superamento delle iniziali difficoltà.
La pandemia ha impedito inoltre di completare la Rassegna Teatrale del 2020,”Invito al teatro”, giunta alla terza edizione, in cui avremmo dovuto avere a chiusura della stessa, nientemeno che il grande Enrico Montesano, particolarmente incline a non recitare al di fuori di Roma, ma da lui miracolosamente convinto a fare, per la città di Benevento, un’eccezione.
E’ stato tristissimo vedere ingiallire e logorare i manifesti che annunciavano l’evento, in realtà con il coronavirus, il tempo si è fermato.
Tutti i comuni del Sannio e dell’ Irpinia lo ricordano con affetto e nessuno, in un primo momento, voleva credere alla notizia della sua morte; sembrava incredibile, ma il male contro il quale ha lottato, non gli ha fatto sconti.
Nello scorso settembre, aveva iniziato le riprese de “Il segreto di Hanna”, interrotte immediatamente per lo scoppio della nuova ondata di pandemia, prima, e per il peggioramento delle sue condizioni di salute, poi. Il cordoglio alla famiglia è stato espresso da tutti, non solo dagli operatori del cinema, ma da quanti lo hanno conosciuto da vicino.
Io lo conobbi in occasione della proiezione dell’“Ultima fermata”, e mi colpì la semplicità, la bontà del suo animo, la sua fermezza, tipica di chi sa bene ciò che vuole.
Il suo desiderio era quello di avvicinare quante più persone al cinema, e per questo organizzò, al Cinema S. Marco, numerose rassegne, dal titolo elegante e nobile di “Invito al cinema”, in cui abbiamo avuto modo di assistere a dei film, nei quali venivano, di volta in volta, affrontati temi di grande spessore, anche se non sempre considerarti di cosiddetto botteghino. Egli li sceglieva con cura ed alla fine della proiezione ci fermavamo sempre con lui, per commentarli.
Con il suo coraggio aveva ridato alla città la possibilità di una rinascita, mostrando interesse alla riapertura del cinema S. Marco, dando l’opportunità a chi vive nel centro della stessa, di raggiungere a piedi la sala cinematografica e partecipare alla rivitalizzazione del percorso cittadino, che sembra ormai irrimediabilmente destinato al declino.
Ci mancherai, carissimo Giambattista, ci mancherai molto!
Maria Varricchio