Guardia Sanframondi: accadde oggi, 23 maggio 2001
L’associazione Rinascita Guardiese continua la pubblicazione di documenti inerenti la nostra storia per non dimenticare e… progettare il futuro partendo dal passato
La battaglia consiliare per l’approvazione del Bilancio previsionale per l’anno 2001 e i chiarimenti chiesti dal Comitato Regionale di Controllo di Benevento dopo i 2 ricorsi presentati dai consiglieri del gruppo “Per Guardia” è destinata a rimanere negli annali come una “pagina nera” della storia guardiese.
Sala biblioteca-Casa Comunale
Gli oppositori del sindaco Ceniccola usano ogni mezzo e non esitano a giocare al “tanto peggio tanto meglio” per riconquistare il bastone del comando.
Accadono cose mai viste prima e mai più accadute a livello locale e nazionale.
Fono-registrazione dell’intervento pronunziato dal Sindaco nella seduta del Consiglio Comunale del 23 maggio 2001.
Signor Presidente, signori consiglieri,
all’indomani del voto del 13 di giugno del 1999, ricordo che nel ringraziare i cittadini-elettori per la fiducia che ci avevano accordato, ricordo che dissi: “…da oggi ognuno si deve sentire più libero, più libero di pensare, più libero di agire”. Ebbene, se ripenso a quello che è accaduto in questi 2 anni che sono alle nostre spalle devo dire che questo risultato è stato pienamente conseguito. Tutto e di più si è visto in questi 2 anni in questo nostro Comune. Rileggendo tutto quello che si è scritto e ripensando a tutto quello che è accaduto possiamo dire che per davvero abbiamo avviato un processo di “liberazione delle coscienze” e ognuno in questi anni ha potuto far sentire la propria voce e il proprio dissenso nei confronti dei governanti senza alcun timore di poter subire ritorsioni o piccole-grandi discriminazioni. Ogni guardiese ha potuto ritrovare se stesso e le cento buone ragioni per ergersi a difensore del vivere civile in questa nostra comunità. E il sottoscritto è il primo ad esserne compiaciuto di tutto ciò, pur essendo stato molto spesso la vittima incolpevole di attacchi e accuse ingiustificate e infondate. E però, pur convinto che la polemica sia il sale della politica e della democrazia non posso non sottolineare che la contrapposizione non può e non deve diventare illazione, non può diventare menzogna, non può e non deve diventare denigrazione con il malcelato intento di far fuori civilmente e politicamente colui che si ritiene essere il nemico da abbattere ad ogni costo e con ogni mezzo.
Per quanto riguarda l’oggetto di questa seduta consiliare, nel riconfermare punto per punto e virgola per virgola, quanto da me affermato in occasione dell’approvazione della delibera relativa al Bilancio previsionale dell’Ente del 30 aprile u.s. e, in particolare, riguardo a tutte le inesattezze e irregolarità contenute nel parere dei Revisori dei conti – inesattezze e irregolarità puntualmente e precisamente evidenziate con tempestività, nel giro di qualche ora, da parte dei Responsabili degli Uffici di questo Ente – devo formalmente e pubblicamente ammonire tutti voi dal prendere in considerazione quanto affermato nel verbale n.18 dei Revisori dei Conti e per le ragioni che passo ad illustrarvi. Nel succitato verbale sono contenute gravi asserzioni, ingiustificatamente lesive e tendenziose, che meritano di essere precisate e confutate. E, in via preliminare, devo dire che questo verbale presentato dai Revisori ci ha fatto conseguire un primato provinciale e… nazionale. Il Comitato Regionale di Controllo di Benevento non si era mai trovato prima a dover esaminare ed approvare un Bilancio di un Comune della provincia di Benevento con un parere “non favorevole” del Collegio dei Revisori e che non ha tenuto alcuna considerazione del preventivo parere, già “favorevole”, reso sulla stessa e medesima relazione previsionale da parte del Dirigente del Servizio Finanziario circa la veridicità delle previsioni di entrata e la compatibilità delle previsioni di spesa del deliberato Bilancio annuale e pluriennale, di cui stiamo parlando; inoltre, abbiamo conseguito un “primato nazionale” nel momento in cui il Collegio dei Revisori di Guardia Sanframondi ha deciso (motu propri) di andare a fare un controllo presso lo stesso Comitato Regionale di Controllo di Benevento. Beh, lasciatemi dire che trattasi di una cosa mai accaduta prima a livello nazionale. Da una ricerca fatta risulta che trattasi di un caso unico al livello nazionale!
Qualcuno diceva che: “pensar male è peccato, però molto spesso si indovina”. Oggi più che mai sono convinto che l’On. Andreotti non si sbagliava. E, inoltre, lascio a voi ogni considerazione sul fatto che i nostri Revisori dei Conti hanno depositato il loro parere “non favorevole” sulla proposta di Bilancio per l’anno 2001 solamente qualche ora prima dell’adunanza consiliare. E questo, a parere di qualche sepolcro imbiancato, costituirebbe indice di “sensibilità istituzionale” nonché “proficua e corretta collaborazione”; proficua e corretta collaborazione nei confronti di questo ente e della sua Amministrazione. Lasciatemi dire: “Siamo di fronte a cose dell’altro mondo”. A mio avviso, il comportamento del Collegio dei Revisori dei conti non è ispirato ad un senso di collaborazione ma, al contrario, va in direzione opposta. In medicina, quando si esagera nell’uso di farmaci nei confronti di un malato, si parla di “accanimento terapeutico”, in questo nostro caso, permettetemi di dire, con grande franchezza, che siamo dinanzi ad un “accanimento politico mascherato”, immotivatamente detrattorio, verso l’Amministrazione, il sindaco e gli stessi Organi ed Uffici dell’Ente. Difatti, nel verbale in parola, il Collegio dei Revisori si ostina a ribadire, a confermare alcuni rilievi già contenuti nel suo precedente parere (obbligatorio, ma non vincolante) al Bilancio di previsione per l’anno 2001, ignorando, in tal modo, o facendo finta di ignorare l’ordinanza del Comitato Regionale di Controllo di Benevento del 8 maggio u.s. la quale se è vero che sospende l’efficacia della deliberazione da noi assunta è altrettanto chiaro che lo fa semplicemente ed esclusivamente perché rileva la necessità di acquisire, da parte del Consiglio comunale, le controdeduzioni ai 2 ricorsi prodotti dal gruppo di minoranza “Per Guardia” composto da: Panza Floriano, Falato Carlo, Garofano Umberto e Mancino Alfredo che confermano, in tal modo, di praticare pervicacemente una opposizione, non all’Amministrazione guidata dal Sindaco Ceniccola bensì alla collettività guardiese. A tal proposito, non posso non ricordare le grida di dolore lanciate qualche anno addietro da qualche Assessore che oggi siede nei banchi della minoranza quando qualche Consigliere (oggi in Giunta) si è permesso di produrre un ricorso al Comitato Regionale di Controllo e non ha esitato a parlare di “atteggiamento irresponsabile” finalizzato a “paralizzare l’attività dell’Ente”. Oggi ai nostri “oppositori azzeccacarbugli” non interessano più gli interessi sacrosanti della collettività guardiese.
Oggi ai nostri “oppositori a prescindere” non interessa più che l’attività dell’Amministrazione è paralizzata dal ricorso, anzi, dai ricorsi presentati dai consiglieri del gruppo “Per Guardia”.
Alla faccia della coerenza!!!
P.S. Per amore di verità, è doveroso ricordare che se la furia distruttiva dei consiglieri: Panza Floriano, Falato Carlo, Garofano Umberto, Mancino Alfredo e Pigna Filippo non fosse stata respinta dai consiglieri: Silvio Falato, Massa Antonio, Mancinelli Mauro, Foschini Filippo, Foschini Giovanni, Falato Giovanni, Del Vecchio Remo, De Vincentis Mario, Garofano Giustino, Rotondi Luigi e Amedeo Ceniccola la nostra comunità avrebbe perso tanti, tanti, tanti finanziamenti ottenuti dalla Regione Campania grazie all’azione decisa e convinta svolta dal Sindaco Ceniccola e poi utilizzati da coloro che li avevano bocciati nel civico consesso e fatto di tutto per non farli arrivare.