I giallorossi restano sempre incollati nella zona retrocessione
La partita di San Siro contro il Milan avrebbe dovuto dire e dare qualcosa di diverso. In parte lo ha detto con un Benevento più raziocinante, tecnicamente più coerente e tatticamente più preciso… ma!
Sì. quel ma rappresenta l’ennesima sconfitta perché al di là di quel più c’è troppo da fare e, purtroppo, sembra che non ci sia più tempo.
Ad un Benevento che ha comunque disputato una buona gara manca molto, calcisticamente parlando.
Manca un raccordo tra i reparti, manca un deciso sforzo in attacco, ma, soprattutto, manca una difesa che può definirsi tale.
Al di la di Montipò, che ha evitato l’ennesima carrellata di reti e splendido contro un evanescente Ibrahimovic, la difesa manca di intesa, spesso assente nei raddoppi, come sulla prima rete di Calhanoglu e sulla mancata copertura su Hernadez nella seconda rete. Il giocatore rossonero raccoglie indisturbato, in piena area di rigore, un tapin di Montipò (ennesima paratona) e fulmina l’incolpevole difensore giallorosso.
Queste disattenzioni purtroppo di ripetono oramai da mesi o mostrano purtroppo il lato debole di tutto l’apparato giallorosso.
A dimostrazione di tutto ciò basta analizzare l’ultima azione rossonera della prima frazione di gioco. Una ripartenza quella rossonera che permette ai milanesi una sostanziosa supremazia nella metà campo giallorossa con quattro contro due difensori… buona la pezza soprattutto di Caldirola ad immolarsi sul tiro di Bennacer, con Montipò che chiude con una ennesima parata.
Forse mai come in queste ultime giornate il Benevento può imprecare per qualche occasione che poteva finire diversamente, capitata a Dabo (pallone a fil di palo), a Lapadula che chiude male l’occasionissima e a Falque, oltre ad un “quasi” rigore non dato per fallo di mano di Ibrahimovic nella sua area di rigore.
Ora i giallorossi son attesi ad un ultimo vero esame. Quattro giornate con ben due avversarie dirette, il Crotone (matematicamente in B) e l’Atalanta che oramai puòo abbandonare i sogni… scudetti.
D’obbligo quantomeno due vittorie ed un pareggio, il tutto al di là dei risultati di Cagliari e Torino in queste giornate.
Tutto il resto è solo speranza. Occorre ritrovare il filo conduttore, occorre ritrovare schemi e certezze tattiche.
Nel calcio mettere in campo solo il cuore, l’agonismo; la foga difficilmente paga. Il calcio è anche cinismo, egoismo… ma raziocinio e sangue freddo… altrimenti… (g.b.)
I RISULTATI DELLA XV GIORNATA DEL GIRONE DI RITORNO
VERONA – SPEZIA 1-1
CROTONE – INTER 0-2
MILAN -BENEVENTO 2-0
LAZIO – GENOA 4-3
BOLOGNA – FIORENTINA 3-3
NAPOLI – CAGLIARI 1-1
SASSUOLO – ATALANTA 1-1
UDINESE – JUVENTUS 1-2
SAMPDORIA – ROMA 2-0
TORINO – PARMA 1-0
LA CLASSIFICA
Inter, punti 82; Atalanta, Juventus, Milan, 69; Napoli, 67; Lazio, 64; Roma, 55; Sassuolo, 53, Sampdoria, 45; Hellas Verona, 42; Udinese, Bologna, 39; Genoa, 36; Fiorentina, 35; Torino, Spezia, 34; Cagliari, 32; Benevento, 31; Parma, 20, Crotone, 18