L’arte in periodo di pandemia
Che cosa è cambiato nel mondo dell’arte, negli ultimi dodici mesi, e quindi in tutto quello che ruota intorno a questo sistema? In questo lungo periodo di pandemia, così delicato e particolare, l’arte non può e non deve fermarsi, a livello di creatività. E’ una vera e propria sfida, fatta di idee, di progetti, e di iniziative concrete. Per esempio, ci sono rubriche televisive che hanno portato l’arte a casa nostra, allo scopo di soddisfare le esigenze dei suoi appassionati e dei suoi fruitori, per cercare di non rompere il contatto con l’arte stessa.
Un aspetto molto importante è il ruolo dell’arte che ci aiuta a superare i momenti difficili, una sorta di medicina dell’anima. L’arte è una necessità, è la parte migliore di noi, di cui abbiamo bisogno quotidianamente. Oltre a lavorare e a dormire, abbiamo bisogno della pittura, della scultura, della musica, del cinema, del teatro, della poesia, della fotografia, e così via. Queste discipline sono fondamentali per il nostro benessere psico-fisico, e trasmettono sensazioni ed emozioni soprattutto alle persone con un’elevata spiritualità, infondendo pace e tranquillità.
Gli appassionati e i fruitori dell’arte, chiusi in casa a causa della pandemia, hanno scoperto l’arte in quarantena, sperimentando l’arteterapia. Molte persone, per arginare la paura del Covid, prendono dei farmaci allo scopo di essere più tranquilli. L’arte si sostituisce ai farmaci, a volte con maggiore successo.
Alcuni grandi artisti del passato, come Van Gogh (nella foto), Dalì, Caravaggio e Modigliani avevano patologie molto gravi. Ed anche nei tempi moderni ci sono esempi di artisti più o meno squilibrati. Gli artisti, in generale, esercitando la loro professione, riescono a migliorare il rapporto con se stessi e con gli altri e, sviscerando le loro buone qualità, arrivano a trovare un appagamento interiore e, quindi, serenità ed equilibrio.
L’arte è uno strumento di comunicazione e di espressione molto importante. Dire che l’arte non si deve fermare è facile, ma poi bisogna essere concreti, e si incontrano molte difficoltà. E’ incomprensibile come in questo periodo siano chiusi musei e teatri. Tuttavia, nonostante la pandemia, in tutt’Italia si sono svolte e si svolgono mostre e iniziative che interessano il mondo dell’arte, rispettando le norme anti-Covid.
Inevitabilmente la pandemia cambierà qualcosa in ognuno di noi, influenzando l’arte e le sue forme espressive, avendoci privato improvvisamente di una delle cose più belle e più preziose della vita, la libertà.
Vincenzo Maio