I Carabinieri mettono i sigilli ad una cava di inerti in località Francavilla
Nella mattinata odierna, nell’ambito dell’attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, i militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Benevento, unitamente al personale della Stazione Carabinieri Forestale di S. Marco dei Cavoti, hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso ex art. 321 c.p.p. dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Benevento per aver svolto attività estrattiva di materiale inerte all’interno dell’area di cava, sita nella località “Francavilla” del Comune di Benevento, senza averne fatto denuncia alle competenti autorità e senza esservi autorizzato, nonché senza aver nominato un direttore responsabile (reati di cui all’art. 681 DPR 128/1959, in relazione agli artt. 6, 24, comma 1, e 28 comma 1) e in assenza di autorizzazione della Regione Campania (art 44 comma 1 lett. a) D.P.R. 380/2001).La misura cautelare reale è stata eseguita nei confronti del proprietario e possessore della citata cava, da anni operante nel settore dell’estrazione e della commercializzazione degli inerti calcarei. Dall’attività investigativa e, nello specifico, dal monitoraggio dell’attività svolta nella predetta cava mediante l’utilizzo di un aeromobile a pilotaggio remoto si appurava la presenza di tre escavatori, di cui due in funzione, nonché di due autocarri che si avvicinavano al punto di scavo e caricavano il materiale litoide, trasportandolo immediatamente nell’adiacente impianto di frantumazione per immetterlo nel relativo ciclo produttivo. Tale frenetica attività di scavo avveniva in palese contrasto con quanto previsto nel provvedimento del Genio Civile che autorizzava il mero recupero ambientale della cava mediante operazioni di colmamento della stessa con materiale esterno e, in particolare, la ricollocazione di 361.000 metri cubi di terreno su di una superficie di circa 48.000 metri quadrati. Tuttavia, come emerso dall’attività di indagine fin ad ora espletata, nonostante il divieto assoluto di procedere con azioni che potessero configurare la prosecuzione dell’attività estrattiva, allo stato attuale non è stato effettuato alcun apporto di terreno per il rinterro delle aree depresse all’interno dell’area di cava.Oltre alla mancata denuncia delle operazioni estrattive alla competente autorità di vigilanza del Genio Civile e al Comune di Benevento, l’attività estrattiva è stata realizzata in violazione dell’art. 104 delle Norme di Attuazione al PUC e, nello specifico, del divieto assoluto di avviare attività di tipo estrattivo nelle zone D5 (aree ad usi produttivi per l’attività estrattiva) in assenza di autorizzazione all’estrazione da parte della Regione Campania.
Tale operazione si inquadra nell’ambito delle azioni poste in essere a tutela della normativa urbanistica ed ambientale nell’intera provincia sannita.