I Carabinieri bloccano un pucher a S.Agata de’ Goti e arrestano un estorsore a Durazzano

A Sant’Agata de’ Goti, nella tarda serata di ieri, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Montesarchio, nel corso di un’attività di controllo finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto un 27 enne del luogo, già noto per le sue vicende penali. Infatti, durante tale servizio i militari hanno intercettato una Fiat Panda,  a bordo della  quale viaggiava il giovane insieme al conducente, suo coetaneo. La pattuglia, insospettita dall’atteggiamento ambiguo dei due, ha quindi proceduto ad una perquisizione personale e veicolare, nel corso della quale, all’interno del vano motore, dove è allocata la batteria, ha  rinvenuto una busta contenente circa 100 grammi di marijuana. Successivamente, sono state accertate le responsabilità del 27enne e l’estraneità dei fatti del conducente, che aveva messo a disposizione dell’amico la sua auto.  Pertanto, dopo le consuete formalità, il 27 enne è stato dichiarato in arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno, è stato accompagnato presso la propria abitazione in regime di detenzione domiciliare, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Sempre nella tarda serata di ieri, a Durazzano, in esecuzione dell’ordine di esecuzione per la carcerazione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE), i Carabinieri della Stazione di Sant’Agata dei Goti, dopo averlo rintracciato, hanno proceduto ad arrestare un pastore 35enne, di Durazzano, già noto ai militari per i suoi trascorsi penali, in quanto riconosciuto responsabile del reato di estorsione,  commesso nel marzo –aprile 2018 nel territorio di Arienzo, in provincia di Caserta, ai danni di un imprenditore locale e per il quale, il 9 aprile 2018, era stato precedentemente arrestato in flagranza dalla Polizia di Caserta, mentre intascava una tangente di 4 mila euro. Il 35enne, pertanto, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Benevento, dove dovrà scontare la pena di 3 anni, 3 mesi e 26 giorni di reclusione per i reati di estorsione continuata.

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