La Parola l’Azione l’Amore e i Padroni del mondo
Viviamo un tempo in cui le forme interpretative della vita – culturali, antropologiche, scientifiche, politiche – non riescono ad offrire più un ordine, una prospettiva compiuta, una direzione, una autocoscienza sicura alle esperienze comuni dal nascere al morire.
Ci muoviamo ora nel segno del fallimento e della disgregazione. Sembra che niente più regga e che si sia conclusa la competizione che ha scatenato la Ragione moderna contro la Fede. La Fede e la Ragione, nell’unità del Logos, hanno costituito per secoli l’asse di formazione e di evoluzione della Civiltà dell’Occidente e hanno tracciato un percorso di avanzamento spirituale e materiale che nel XX secolo è entrato in crisi, lasciando al primo ventennio del III millennio una eredità di emergenze sempre più gravi, di macerie e di dissoluzione. Ecco, siamo precipitati così nella “follia del Mondo” e nella “dissacrazione del Cristianesimo”. Le radici e le energie di un Popolo, quindi di ogni creatura umana, sono fondate su un triplice dono: la Parola, l’Azione, l’Amore”. L’Amore naturalmente dona alla Parola e all’Azione dell’Umanità il senso intellettivo e affettivo, imprimendo un profondo segno di contraddizione alla ricerca della Verità, al cammino della Libertà e alla testimonianza di Amore. L’uomo è “l’Albero del Bene e del Male”: sceglie, decide, fa, agisce, desidera, vuole. Ma dove colloca il “suo” Amore? A quali parole, a quali azioni lega il suo volere? La Cristianizzazione dell’Occidente aveva impresso al processo di civilizzazione “la Legge dell’Amore che dai Dieci Comandamenti dell’antico Testamento si riproponeva con la Bellezza suprema del Divino nella grandiosa tenerezza delle Beatitudini. Ora la Legge di Dio è stata cancellata dai profili della spiritualità e della vita e sostituita da altre leggi che gli uomini nella pretesa della loro sovranità hanno introdotto nella durezza del loro cuore: di qui la fame di senso, la gola, il denaro, il potere, l’idolatria, la bestemmia, l’abiura della Legge divina.
Alla Civiltà che guardava alla Famiglia Divina del Padre, della Madre, del Figlio, noi, presi ormai dall’orgoglio, dalla presunzione e dalla superbia per essere entrati in possesso della luciferina “sapienza della terra”, abbiamo sostituito la “civiltà perversa”, folle e autodistruttiva della divisione, dell’odio, del rancore, della morte. Quando viene meno l’Amore che realizza la comunione, c’è sempre l’odio che realizza la divisione.
Ora, i “Padroni del Mondo” pretendono il dominio della Terra e dei popoli, il controllo assoluto del pensiero, della parola e delle azioni delle persone, la realizzazione del Comunismo planetario attraverso l’imposizione di un potere unico che gestisca tutte le risorse disponibili, organizzi tutti i programmi economici, determini tutti gli obiettivi e tutte le finalità, anche con l’olocausto di milioni e milioni di persone. Solo la rilettura liturgica dell’Apocalisse dell’Apostolo Giovanni, con la rivisitazione del suo orizzonte profetico ed escatologico, può dare la chiave per penetrare la complessità e la confusione di questo presente inquietante ed anche glorioso. Se la “follia del mondo” è determinata dalla “dissacrazione del Cristianesimo”, è ora di affidarci, di consegnarci, di consacrarci a Maria. “La Madre possiede l’umano e il divino insieme: Maria SS. è la Figlia prediletta del Padre, la Sposa dello Spirito Santo, la Madre di Dio e la Madre di Gesù, in quanto Gesù possiede le due nature, umana e divina; Ella ci rivela il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo; è la Vergine che partorisce Dio, in forma spirituale e in forma umana”, ci dice lo Spirito di Verità. Satana non ha potere sull’uomo che si è consacrato al Cuore di Gesù e di Maria. La Consacrazione manifesta spiritualmente la necessità di Dio attraverso l’Eucaristia: Gesù e Maria. Non possiamo attraversare questo tempo, in cui si compie il dramma della Storia, senza la Misericordia materna che ci concede lo spirito di discernimento sulla Parola e l’Azione e attraverso il Perdono del Figlio ci consegna all’Amore del Padre. La ricomposizione del Cristianesimo si realizza con la Chiesa che, rianimata dalla Madre, sa irradiare tutto l’Universo con la Consacrazione al Cuore di Gesù e di Maria. Ecco, i Sacerdoti consacrati in spirito e verità, che con la sperimentata “povertà di spirito” sono consapevoli che chi non riconosce la Madre non riconosce neanche il Figlio, possono aprire le porte al Figlio di Dio, l’Emmanuele, che ritorna nel trionfo della Madre ai figli delle dodici nazioni della Gerusalemme celeste.
Mentre si vanno fondendo le potenze imperiali del Capitalismo e del Comunismo mondiali in un monopolio politico-economico-mediatico di natura irreligiosa, privo di Verità-Libertà-Amore, possiamo affidare la rappresentazione di questa ultima sfida alle “figure” e all’alternativa tra la “Donna vestita di sole” e il “Dragone rosso”.
Lo scontro non risiede più dentro la politica e l’economia e neppure dentro l’ambito della cultura e dell’ideologia cristianeggiante, è tutto, limpidamente, nella “Teologia della Storia”, nello “Spirito della Verità tutta intera”. La salvezza: il rifugio supremo ed estremo del Cuore di Maria e di Gesù, nella Comunione eterna dell’Amore!
Davide Nava