I giallorossi umiliati in terra calabra dagli ultimi in classifica
Il Benevento buca clamorosamente a Crotone contro gli avversari di una vita.
I Guerrieri (così li ha definiti Inzaghi alla vigilia della trasferta in terra calabra) si sono, alla fine, dimostrati una piccola armata Brancaleone.
Un 4 a 1 che non ammette scusanti, con una difesa impeccabile fino ad oggi (tranne che contro lo Spezia) perforata come burro a bagnomaria.
Un primo tempo che ha vissuto alcuni momenti interessanti con la malaugurata autorete in apertura di gara di Click ed il raddoppio al 29′ Simy in contropiede. Il Benevento ha cercato di reagire con Lapadula che spedisce a lato una palla deviata del portiere calabro, Cordiaz, su tiro di Insigne.
In chiusura di tempo la più bella azione della partita con Hetemaj in splendida mezza rovesciata con pallone diretto nell’angolino alto alla destra di Cordiaz che riesce a smanacciare la palla spedendola in calcio d’angolo.
Nella ripresa la squadra rientra in campo quasi rassegnata e subisce due reti al 54′ e al 65′ con Montipò ancora una volta incolpevole sui due tiri. Quattr tiri… quattro reti!
La partita alla fine ristagna con i giallorossi che mai impegnano Cordiaz se non sui calci d’angolo, comunque battuti in modo non preciso.
Il Benevento riesce a mettere a segno la rete della cosi detta bandiera, all’82’ con Jago Falque con un bel tiro da fuori area che trafigge Cordiaz su secondo palo.
Inzaghi deve procedere alla sostituzione di Insigne per infortunio al 40′ del primo tempo con Caprari, poi in dieci minuti dal 65′ impegna altri quattro giocatori dalla panchina. Entra prima Di Serio per Sau, poi Tello per Ionita, Caldirola per Tuia e Falque per Improta.
Per l’allenatore anche il cartellino rosso mostrato dall’arbitro e per Sau dopo pochi attimi dalla sua sostituzione.
Una gara che lascia il segno soprattutto e i tifosi che da questa gara in terra calabra da anni attendono una vittoria, questa poteva essere la volta buona. Ma la squadra si è presentata allo Scida con la consapevolezza di affrontare l’ultima in classifica e questo è stato, purtroppo, l’errore fondamentale. Errore già visto contro lo Spezia.
Ora c’è necessità di recuperare lo stato d’animo e la concentrazione. Il recupero di mezza infermeria potrà contribuire a immettere forze fresche in difesa e centrocampo.
Bisognera smaltire questa inusitata, anche nel punteggio, sconfitta pensando che tutte le partite, al di là della posizione in classifica degli avversari, sia sempre e comunque come affrontare la prima in classifica. Non esistono le gare vinte a priori se non quelle in allenamento contro avversari dilettanti… e pure lì non sempre è tutto scontato.
Ora venerdì 22 al Vigorito sarà di scena il Torino alle 20,45. Un anticipo che va giocato con cognizione di causa e soprattutto con la massima concentrazione.
Ogni gara con le dirette avversarie va affrontarta nel migliore dei modi sapendo che il risultato vale doppio e che una vittoria incide in modo particolare anche sullo stato d’animo generale.
La corsa verso la meta non è facile e le sconfitte che bruciano debbono servire a risvegliare l’ardore sportivo. (g.b.)