Vittorio Sgarbi nella Casa di Bacco: una serata da incorniciare
Fono-registrazione del saluto pronunciato dal fondatore, Amedeo Ceniccola
Egregio Professore, Caro Onorevole Sgarbi,
la ringrazio di cuore per questa gradita visita nella Casa di Bacco e non posso nascondere che ha suscitato un vero sentimento di ammirazione e gioia in tutti noi.
Una gioia sincera che mi fa ricordare il nostro primo incontro avvenuto nel mese di agosto dell’anno 1996 nella mia casa in piazza Condotto grazie ai buoni uffici del nostro comune amico Luca Josi e quando tutti la guardavano con sospetto per le sue ripetute e puntuali valutazioni politiche che uscivano fuori dal coro festante in merito alla cosiddetta rivoluzione di “Mani Pulite” che ha reso il nostro Paese sicuramente più piccolo dal punto di vista economico, politico ed istituzionale.
Inoltre, non posso nascondere di provare una sincera ammirazione per la straordinaria vivacità culturale che La caratterizza e una gioia incontenibile perché ha dimostrato, ancora una volta, di essere un amico sincero e disinteressato della nostra comunità che sa dire certe verità per il nostro bene.
Spero che il nostro “Vino d’Artista” (un vino da gustare prima con il gli occhi e poi con il palato e che rappresenta plasticamente la fusione di due tipi d’arte che si istallano su due supporti differenti: un’opera artistica riprodotta sull’ etichetta di una bottiglia che, a sua volta, contiene un prodotto avente altrettante velleità artistiche) ed il “PandelRe” (un dolce fatto con l’ambrosia di Guardia Sanframondi per augurare l’eterna giovinezza a chi lo gusta) che ha tanto gradito possano diventare un ulteriore motivo per farla ritornare quanto prima in questa nostra comunità che vuol far diventare la “Bellezza” un vero e proprio volano per lo sviluppo cercando di emulare quanto già fatto dal suo amico, architetto Edi Rama, già sindaco di Tirana ed oggi Presidente dell’Albania.