Don Silvio Vaccarella: un prete severo e fedele
Don Silvio nasce a San Lupo da Antonio Vaccarella e Vittoria Mastrocola il 3 novembre del 1938, ultimo di quattro figli. Entra adolescente nel Seminario arcivescovile di Benevento per seguire gli studi che prosegue poi in quello Regionale Pio XI, fino a quando viene ordinato sacerdote dall’arcivescovo mons. Raffaele Calabria il 12 luglio 1964. Rimane per un anno in Seminario, poi viene nominato viceparroco e infine parroco di San Giovanni Battista in San Lupo, fino al 2018. E’ per ben 53 anni Pastore della stessa comunità di origine e rimane capace di rinnovarsi sempre nell’esercizio del ministero sacerdotale. La cura speciale per i chierichetti, i tanti campi-scuola, la cura del gruppo famiglie, la splendida corale e la celebrazione di tutti gli eventi negli anni speciali e straordinari indetti dalla Chiesa, lo vedono sempre vivacemente e generosamente impegnato. E’ un prete antico, aperto all’effervescenza del nuovo. Nel 1969 conosce il Movimento dei Focolari ed abbraccia con entusiasmo la spiritualità di Chiara Lubich. Uno dei punti nevralgici di questa spiritualità è l’impegno a vivere la volontà di Dio nell’attimo presente. Nei lunghi anni del suo ministero in San Lupo più volte mi invita per la predicazione al popolo che ama e guida con generosità e rigore. Nell’ultimo anno di servizio attivo mi chiede di guidare un’intera settimana di spiritualità mariana con l’immagine della Madonna di Fatima del nostro Santuario parrocchiale. La settimana si conclude con la consacrazione della Comunità alla Regina della Pace. Divenuto parroco emerito nel 2018 si trasferisce a Benevento presso la casa del clero in Viale Atlantici. Si rende disponibile per la celebrazione dell’Eucarestia e per le Confessioni in diverse chiese della città. Ogni mattina mi raggiunge durante la Messa delle 8.30 in San Gennaro e subito dopo prendiamo sempre il caffè insieme. Rimane per lungo tempo a pregare nel nostro Santuario Eucaristico-Mariano dedicato a N. S. di Fatima e Padre Pio. Sempre sereno, gioviale, sorridente, disponibile, garbato con tutti. Già nel 2010 presso l’Ospedale Civile di Benevento si sottopone ad un delicato intervento chirurgico per tumore prostatico. Nel 2017 viene nuovamente operato per tumore allo stomaco. Lo visito di sovente e rimango edificato dalla sua adesione alla volontà di Dio, anche se desidera guarire per continuare a donare ai confratelli e ai fedeli il suo sorriso e la grazia dei Sacramenti. Partecipa a tutti i pellegrinaggi organizzati dalla Parrocchia di San Gennaro insieme alla sua amatissima nipote Vittoria. Condivide con particolare entusiasmo il nostro ultimo pellegrinaggio in Terra Santa nell’ottobre 2018. Nel settembre 2020 dopo aver celebrato nella Basilica di San Bartolomeo rientra alla casa del clero ma una gamba cede con la rottura del femore. Viene ricoverato e operato presso l’ospedale San Pio in Benevento, si riprende e si reca a Telese per la riabilitazione presso la clanica Maugeri. Mi telefona quasi ogni giorno. Lo incoraggio ad essere forte. Ho la sensazione che anche questa volta ce la possa fare, ma il cuore cede e il 20 ottobre 2020 ritorna alla casa del Padre.
Soprattutto nell’ultimo periodo segnato dalla sofferenza trova conforto nella testimonianza della Beata Chiara Luce Badano che al sopraggiungere del terribile cancro dice il suo si al Signore con queste parole: “ Se lo vuoi Tu, Gesù, lo voglio anch’io “. Illuminato dalle parole di fede della Badano anche Don Silvio afferma : “Tante volte è difficile, ma voglio ripetere con il cuore al Signore: Se lo vuoi Tu, Gesù, lo voglio anch’io”.
Don Silvio Vaccarella, nella lunga e preziosa catena del formidabile e prestigioso presbiterio beneventano rimane un anello luminoso a motivo della fedeltà gioiosa alla vocazione e alla missione presbiterale. Il generoso servitore del Vangelo in terra sannita è modello di saggezza e di generosità impareggiabile nella costruzione del bene che, nella stagione della paura, sa vincere anche il male.
Il noto storico Don Giuseppe De Luca afferma:” L’erudizione è una cosa bella e non dico nulla della poesia… ma esiste una cosa più bella, la sola cosa che si possa dire veramente bella ed è la santità!”. I preti beneventani incontrati lungo il mio lungo cammino, appaiono talvolta scanzonati, ma nessuno si lasci ingannare, essi sono severi nel conservarsi, a qualunque costo, fedeli al loro ministero, degni del loro sacerdozio.
Don Pasquale Maria Mainolfi