I giallorossi giocano una buona partita, ma devono cedere al blasonato Napoli
Tutto sommato una buona partita. Un risultato che poteva finire anche alla pari.
Sugli scudi i due Insigne con il Robertino giallorosso in lacrime dopo la rete dell’1 a 0. Qui per occorre aprire una grossa parentesi. Letizia a destra rende il 50% in meno del suo potenziale. Schierato dall’altra parte nell’ultimo quarto d’ora ha fatto la differenza. Arriva fino in fondo e mette in area splendidi palloni, uno dei quali ha raggiunto la testa di Maggio che da quella posizione ha tratto il massimo, un calcio d’angolo con palla ribattuta da Mario Rui.
Detto di un pallino di Inzaghi che deve trovare sull’altra fascia l’alternativa a Maggio, soluzione che lo ripeto non è Letizia, l’allenatore ha fatto mea culpa dei peccati commessi all’Olimpico, schierando tatticamente una difesa che può dirsi tale. Il tutti all’attacco non può essere sempre vincente, occorre saggezza e copertura difensiva per rispettare il motto “prima non prenderle”.
La gara si è sviluppata quindi in modo coerente e tecnicamente anche piacevole, seppure il Napoli sembra ancora una squadra in embrione. Non fa fede la goleada contro un’asfittica Atalanta, così come lo fa la non prestazione messa in mostra giovedì al San Paolo in coppa contro gli olandesi.
Dopo una cosiddetta fase di studio al 30′ del primo tempo la gara si è sbloccata con una botta velenosa di Roberto Insigne che da pochi passi fulminava Meret. Il Napoli cerca di reagire. In questa prima frazione impegna seriamente Montipò al 41′. Il portierino giallorosso, anche oggi ottimo, alza, con un bel balzo, un tiro a giro di destro di Lorenzo Insigne. Quasi in chiusura di tempo un colpo di testa di Mertens su calcio d’angolo si infrange sulla traversa. Alla ripresa, 47,’ Montipo si fa trovare pronto su un colpo di testa di Mertens. Un minuto dopo gol annullato all’Insigne in azzurro per fuori gioco, dopo che l’arbitro il sig. Dover, aveva controllato il Var.
Napoli in pressing, ma inizia la danza delle sostituzioni al 53’ Tuia per Caprari, poi doppia sostituzione di Gattuso che tira fuori Mertens per Petagna e Lozano per Politano.
Un volo di Montipò su tiro di Lorenzo Insigne dice no al giocatore azzurro. Il portiere sventa in angolo. Due minuti dopo, 60′, però Lorenzo mette il pari partenopeo con uno splendido sinistro a giro che si insacca alle spalle dell’incolpevole Montipò nell’angolo alto del secondo palo. .Al 64′ entra un altro napoletano in giallorosso. Inzaghi sostituisce Dabo con Improta, Lapadula con Sau e Faulon con Maggio, spostando Letizia sulla fascia opposta. Tre minuti dopo però il Benevento va sotto. Cross di Politano in area e Petagna dal dischetto insacca. Montipò tocca la palla che, per la violenza, finisce alle sue spalle.
Al 77’ultimo cambio giallorosso con Di Serio al posto di Insigne. All’84’ l’occasione giallorossa con cross di Letizia per Maggio che, defilato rispetto alla porta, dall’altro lato tenta il colpo di testa ribattuto da Mario Rui col corpo in angolo. Occasione giallorossa all’87’ sui piedi di Di Serio che servito da Sau viene però bloccato da un super intervento di Manolas. Al 94′ invece un tiro di Politano da fuori area scheggia la traversa, Ma l’ultima occasione capita quasi sul fischio di chiusura a Sau che si vede sventata la minaccia da Meret che mette il pallone oltre la traversa. Sull’angolo il triplo fischio dell’arbitro.
Ultima annotazione è quella della presentazione della prossima gara in programma per il Benevento lunedì 2 novembre alle ore 20,45 contro il Verona. Dopo Roma e Napoli una trasferta non facile per Inzaghi e i suoi ragazzi. Occorerà muovere la classifica. (g.b.)
I RISULTATI DELLA V GIORNATA
SASSUOLO – TORINO 3-3
ATALANTA – SAMPDORIA 1-3
GENOA – INTER 0-2
LAZIO – BOLOGNA 2-1
CAGLIARI – CROTONE 4-2
BENEVENTO – NAPOLI 1-2
PARMA – SPEZIA 2-2
FIORENTINA – UDINESE 3-2
JUVENTUS – HELLAS VERONA 1-1
MILAN – ROMA
LA CLASSIFICA
Milan, punti 12; Napoli, Sassuolo, 11; Inter, 10; Juventus, Atalanta, Sampdoria, 9; Hellas Verona, 8; Roma, Fiorentina, Cagliari, Lazio, 7; Benevento, 6; Spezia, 5; Genoa, Parma, 4; Udinese, Bologna, 3; Torino, Crotone 1