Il consigliere regionale Mortaruolo fa una operazione verità sull’ospedale di Cerreto Sannita
Sabato scorso 12 settembre, il governatore della Regione, Vincenzo De Luca, intervenuto alla inaugurazione, presso l’Azienda Ospedaliera “S.Pio” del “Centro Florence – Codice Rosa”, la struttura voluta dal digì Ferrante che consente alle donne vittime di violenza un percorso ad hoc protetto dalla privacy, ha annunciato la riapertura, in ottobre, del “S.Maria delle Grazie”, l’ospedale di comunità di Cerreto Sannita, con l’assunzione di 60 persone tra personale medico e paramedico.
Ma questo annuncio ha scatenato il putiferio da parte delle opposizioni. Il primo a sollevarsi è stato Amedeo Ceniccola, un socialista “sui generis”, schierato sempre nel partito di Berlusconi sin dalla diaspora socialista, che ora è candidato nella lista civica “Caldoro Presidente”, collegata all’omonimo candidato forzista del centro destra alla presidenza della Regione, anche lui un socialista “sui generis”, figlio di Antonio Caldoro, un ferroviere impegnato, negli anni 60, alla guida del sindacato ferrovieri della Cgil, eletto deputato del Psi per cinque legislature, dal 1968 al 1984.
Ad avviso di Ceniccola, che evidentemente non sa che la collocazione dei socialisti, sancita dal Pse, è a sinistra, quella di De Luca è una speculazione elettorale, poiché, secondo lui, l’apertura dell’ospedale di Cerreto era prevista nel piano sanitario del 2014 di Stefano Caldoro, l’allora presidente della Regione che, oltre a non aver speso 2 miliardi di fondi europei, non è riuscito, nonostante avesse aumentato il bollo auto e l’addizionale regionale, già la più alta d’Italia, a fare uscire la Regione dal pesantissimo debito sanitario, un debito di 9 miliardi estinto invece dal suo successore Vincenzo De Luca, impegnato anche nella veste, conferitagli dal governo di centro sinistra, di commissario ad acta per la Sanità.
Il commento più pesante è stato quello di Caldoro (“De Luca e Mastella speculano sul dolore delle persone in campagna elettorale”), seguito dalla senatrice pentastellata Danila De Lucia, secondo cui quella struttura al “S.Pio” non andava inaugurata, in quanto “La ‘violenza di genere’ è un argomento troppo serio per essere utilizzato quale mezzuccio utile a nascondere un comizio elettorale della peggiore specie”. Ma meglio inaugurare qualcosa di esistente, che non riconoscere, come ha fatto Caldoro, ciò che De Luca ha fatto per il Sannio, una provincia che, a dire del governatore, non può più considerarsi orfana dopo la sua gestione della Regione. Tuttavia, ci sono stati i commenti favorevoli di Floriano Panza, sindaco uscente di Guardia Sanframondi, e di Giulia Abbate, assessore del Comune di Airola e già consigliere regionale dal 2013 al 2015, due esponenti dei Pd, entrambi candidati in “Fare democratico”, una lista civica collegata a De Luca Presidente.
Ma gli altri giudizi, nel centro destra, sono stati non meno pesanti di quelli di Ceniccola e di Caldoro. Secondo Domenico Matera, sindaco di Bucciano, candidato nella lista di Fratelli d’Italia, “sarebbe un insulto alla dignità e alla intelligenza dei sanniti” l’apertura ad ottobre dell’ospedale di Cerreto, “appena dopo le elezioni”. Dello stesso tenore (“sarebbe uno schiaffo all’intelligenza dei sanniti”) il giudizio di Federico Paolucci, il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia. Federico Paolucci, secondi cui sarebbe una bufala l’apertura dell’ospedale di Cerreto. L’europarlamentare Fulvio Martusciello, venuto da Napoli a Benevento, per mettere insieme i cocci di Forza Italia, dopo la fuga di Mastella da quel partito, se la prende proprio con quest’ultimo: “se fosse stato lui in un letto d’ospedale avrebbe provato piacere nel sapere che si faceva campagna elettorale” sull’apertura di un ospedale? Ma non crede nella riapertura dell’ospedale di Cerreto neanche Domenico Mauro, candidato di Forza Italia appartenente alla famiglia di Paolisi, proprietaria dell’azienda di pollicoltura dove nel mese di marzo si è sviluppato un focolaio di Covid-19.
Rispetto a tutte queste critiche, riconducibili a vere speculazioni, da parte di chi si oppone alla coalizione di De Luca, un po’ di chiarezza viene, però, fatta dall’unico consigliere regionale uscente, Erasmo Mortaruolo. Ebbene, l’esponente del Pd nel Consiglio regionale ricorda: “La riapertura del presidio ospedaliero Santa Maria delle Grazie di Cerreto Sannita come ospedale di comunità è un risultato che parte da lontano. La buona sanità non la si fa con i selfie e con le dirette streaming. E se questo è l’unico impegno che alcuni candidati si possono permettere, la fortuna per il Sannio è che con il governatore De Luca questa decisione l’abbiamo assunta già nel 2019. E’ presente infatti nel piano triennale 2019-2021 (cosa che evidentemente Federico Paolucci ignora quando chiede l’esibizione di atti –ndr) di edilizia sanitaria ed è un traguardo per il quale in questi mesi ho lavorato in silenzio, con serietà e con spirito di collaborazione con l’ASL di Benevento e con la Regione Campania. Voglio ricordare – prosegue la nota di Mortaruolo – che con delibera n. 74 dell’11 febbraio 2019 a firma dell’allora direttore generale, dott. Franklin Picker, fu approvato il progetto di fattibilità tecnico-economico per la realizzazione dell’hospice con un finanziamento di 1 milione e 900mila euro. Quel lavoro è stato poi proseguito con l’attuale management presieduto dal dott. Gennaro Volpe che consentirà tra qualche settimana oltre all’apertura anche l’assunzione di 30 infermieri e 30 operatori socio-sanitari”.
“L’ospedale di comunità”, conclude la nota di Mortaruolo, “presterà particolare attenzione alla medicina del territorio e potrà accogliere, ad esempio, malati affetti da patologie croniche che periodicamente necessitano di controlli o di terapie particolari e persone che a seguito di malattie acute o evolutive necessitano di terapie difficilmente erogabili a domicilio”. Abbiamo pubblicato per intero la nota di Mortaruolo per rendere giustizia al governo della Regione Campania, rispetto ai suoi detrattori.
La Regione, leggiamo sul Mattino del 13 settembre, a margine del predetto intervento di De Luca, “ha erogato all’ASL di Benevento 16 milioni per finanziare l’acquisto di apparecchiature elettromedicali per il dipartimento di prevenzione a Benevento e per due immobili per attività sanitarie a Montesarchio e a Cautano”.
Giuseppe Di Gioia