Amedeo Ceniccola: “Agricoltura contrattualizzata”
Il grido di dolore lanciato dalla Coldiretti in piena campagna elettorale in merito a presunte “speculazioni sul prezzo dell’uva falangina” non può essere lasciato cadere nel vuoto e, però, non posso non ricordare che, lo scorso anno, tutti si sono girati dall’altra parte per non sentire e non capire quando mentre qualcuno era impegnato a spendere ben 500mila euro per celebrare il progetto “Sannio Falanghina” il sottoscritto ripeteva in più occasioni che i nostri viticoltori vivono un disagio esistenziale ai limiti della sopportazione per la cronica bassa redditività che spesso non riesce a coprire nemmeno i costi per coltivare una vigna.
L’angoscia dei zappatori-vignaioli è rimasta nell’ombra! Tutti sono rimasti in religioso silenzio per non disturbare chi era impegnato ad organizzare convegni e cocktail per celebrare se stesso a spese dei cittadini-contribuenti.
A tal proposito, non posso non ricordare che avevo chiesto di “approfittare” della maggiore visibilità offerta dalla rete europea delle Città del Vino per dare una scossa al sistema ed arrivare a strutturare anche in Campania un’agricoltura “contrattualizzata” al fine di garantire un reddito accettabile ai nostri zappatori (un accordo di filiera inteso come un contratto di trasparenza) ma tutti hanno fatto finta di non sentire (anche Coldiretti Benevento).
Oggi a pochi giorni dal voto qualcuno si agita e lancia allarmi di presunte speculazione sul prezzo dell’uva falangina.
Avevamo proposto di utilizzare una parte dei soldi disponibili per realizzare una “Wine Town” a Guardia Sanframondi e regalare ai visitatori un’esperienza plurisensoriale tra cultura, arte e ospitalità, nel nome di Bacco con la disponibilità a stipulare un comodato d’uso gratuito dell’immobile già sede del Museo del Vino (MuBac) e della Rassegna d’Arte Moderna dedicata a Bacco (BacArt) per concretizzare, in tempi brevi, tale idea ma hanno fatto finta di non capire.
Avevo proposto di realizzare la “Città di Bacco” nel cuore del Sannio, intesa come un parco tematizzato dedicato al vino dove poter accogliere gli “enoturisti” ma tutti si sono girati dall’altra parte per non sentire.
Infine, avevo proposto di istituire la “Via della Falanghina” per farla diventare un progetto “straordinario” di marketing territoriale a costo zero ma tutti i nostri “bravi” governanti locali e regionali hanno fatto orecchie da mercante e si sono girati dall’altra parte per non capire e non sentire.
In poche parole, i nostri “governanti” ci hanno semplicemente ignorato … così come accadde sabato 6 ottobre 2018 quando l’ex sindaco Panza è stato mezza giornata in piazza Castello per illustrare le bellezze di “Wardia” senza far mai rivolgere le telecamere della RAI verso la “Casa di Bacco” che, realizzata senza alcun finanziamento pubblico, da ben 6 anni rappresenta una delle novità in senso assoluto per il territorio sannita e si è posta come un luogo di incontro a supporto di tutte le aziende vinicole del Sannio.
Silenzio e indifferenza (al limite dell’indifferenza) con il malcelato intento di “mortificare” la generosità di tanti artisti che hanno dato vita ad un progetto, unico al mondo, finalizzato alla promozione della cultura del vino attraverso il linguaggio dell’arte.
Nel frattempo, ben 583 giovani sanniti altamente qualificati nell’anno 2018 sono stati costretti ad andare via per trovare un lavoro (100 in più rispetto al 2017) ed il Sannio ha conquistato, nell’anno 2019, la maglia nera nazionale per la disoccupazione giovanile che è arrivata ai limiti della sopportabilità sociale.
Se non ci fosse da piangere…
Dott. Amedeo Ceniccola
Candidato per il Consiglio Regionale della Campania