Guardia Sanframondi, Ceniccola: onoriamo la madre terra
Apprendo dalla stampa che domenica 19 aprile u.s. il Circolo Viticoltori di Guardia Sanframondi ha messo a dimora delle piantine di Kiri-Paulonia nel giardino della Scuola per l’infanzia per “compensare le emissioni di anidride carbonica (CO2) prodotte durante la realizzazione della rassegna Vinalia 2019” e nell’esprimere il mio più sincero compiacimento per questa lodevole iniziativa non posso non ricordare nel giorno in cui si celebra la “Giornata Mondiale della Terra” che in Italia è in vigore la legge n.113 del 1992 che “obbliga” ogni amministrazione locale a mettere a dimora un albero per ogni bambino nato sul territorio comunale per mitigare i livelli di CO2 nell’atmosfera e salvare il pianeta.
Il fatto sta che solo pochi Comuni in Italia si sono attivati e uno di questi è stato il Comune di Guardia Sanframondi, che negli anni 2000 e 2001, guidato dal Sindaco Ceniccola, ha organizzato la “Festa dei Nati” mettendo a dimora (con la collaborazione del Circolo Viticoltori) ben 113 alberi lungo la strada che porta alla Basilica Santuario S. Maria Assunta, nelle ville comunali, in via Parallela e lungo via Corticella. Poi, con l’arrivo dei nuovi governanti, questa straordinaria iniziativa sociale e ambientale (ogni albero messo a dimora portava il nome di un nuovo nato che lo prendeva in custodia) è stata affossata e la legge n.113 è stata completamente ignorata e disattesa. Questo è potuto accadere per la mancanza di un regime “sanzionatorio” che se fosse introdotto nel testo di legge potrebbe dare vita ad un’autentica primavera ambientalista.
In questo modo ad ogni neonato corrisponderebbe un nuovo albero sito nel comune di residenza e ogni anno ne sarebbero piantati circa 500 mila sul nostro territorio con grande soddisfazione delle migliaia e migliaia di giovani e meno giovani che venerdì 27 settembre dello scorso anno sono scesi in piazza per chiedere di vivere in città e paesi a propria dimensione e di ridurre l’inquinamento atmosferico che sicuramente non fa bene ai nostri polmoni e ci rende più vulnerabili a qualsiasi agente patogeno.
Per farla breve, sono convinto che “qualche mascherina in meno e qualche albero in più” potrebbero aiutarci a superare anche l’emergenza socio-sanitaria provocata dal virus cinese in Italia e nel mondo.
Dott. Amedeo Ceniccola
ex Sindaco di Guardia Sanframondi