Ponte: la minoranza bacchetta l’amministrazione comunale per i ritardi sull’emergenza coronavirus
Il gruppo di minoranza consiliare denuncia il grave ritardo dell’amministrazione in carica in merito allarme coronavirus. Mentre gli altri enti del territorio provinciale si sono attrezzati in tempo – scrivono i consiglieri di Ponte Futuro – seguendo le direttive istituzionali, il Comune di Ponte non è stato nemmeno in grado di attivare il Centro Operativo Comunale.
“Stimolato dall’energico intervento del gruppo Ponte Futuro, fatto in mattinata, il sindaco di Ponte ha convocato una riunione presso gli Uffici Comunali per valutare il da farsi circa l’emergenza Coronavirus.
Alla riunione non erano presenti, perché non invitati, i carabinieri, i vigili urbani, tantomeno la protezione civile e i funzionari del comune.
Ci spiace doverlo sottolineare, ma siamo rimasti basiti dalla totale impreparazione del sindaco e dei suoi assessori e consiglieri.
Questo, nonostante intorno a noi siano decine gli enti che da almeno una settimana stanno approntando piani per la gestione straordinaria della delicata situazione sanitaria.
Abbiamo subito appurato che non era stato attivato il COC, ovvero Centro Operativo Comunale. Ma soprattutto che costoro non sono a conoscenza degli eventuali responsabili delle funzioni di supporto. In pratica esiste solo sulla carta; anzi, probabilmente nemmeno.
E il sindaco è completamente all’asciutto di informazioni e competenze dello stesso.
Ci teniamo a sottolineare la gravità di questa impreparazione, perché altrove è da settimane che stanno lavorando sui piani di intervento e sulle continue modifiche imposte da una regolamentazione dinamica da parte dei vertici istituzionali.
Abbiamo quindi chiesto, in prima analisi, che venga nominata una figura di riferimento a supporto del sindaco, che dirige formalmente e legalmente il COC. Abbiamo chiesto una figura con comprovata competenza per accelerare e riguadagnare il tempo perso; una nomina però che non sia “alla Lanzalone”, sia chiaro!
Abbiamo consigliato di attivare immediatamente un censimento delle persone rientranti o di passaggio nelle “zone rosse”.
Abbiamo chiesto l’attivazione di altri possibili servizi di assistenza alla popolazione, come già realizzato da diversi comuni circostanti.
Abbiamo poi evidenziato la necessità di controllare e disciplinare il corretto rispetto delle prescrizioni precauzionali a cui sono sottoposti gli esercizi pubblici e commerciali, coinvolgendo gli organi preposti.
Abbiamo richiesto un continuo e costante lavoro di coordinamento tra tutte le Istituzioni locali e le Forze dell’Ordine.
Ricordiamo al Sindaco che la legge lo individua come massima autorità sanitaria locale, e che i suoi poteri in situazioni di emergenza sono disciplinati dalla legge ed arrivano persino a disporre provvedimenti di carattere penale, come quelli riconosciuti dall’art. 650 del Codice Penale.
Il nostro Comune è in fortissimo ritardo. E’ necessario, fondamentale e prioritario concentrarsi sulla tutela della salute pubblica. I lavori pubblici, gli appalti e la manovre del Piano Regolatore possono attendere, smettetela di essere egoisti.
Noi siamo a disposizione per offrire la nostra collaborazione. Fate presto!“
F.to I Consiglieri comunali di opposizione:
Pietro Stefanucci, Domenico Scrocco, Achille Antonaci