Costi e benefici della politica a Benevento: qualche riflessione, qualche fatto, qualche cifra

Due articoli, recentemente affidati, rispettivamente, alle pagine digitali di Gazzetta da Piero Mancini e alle pagine della sua creatura, il Vaglio, dal direttore Carlo Panella posseggono l’enorme pregio di individuare ed esporre le dinamiche alla base del costante peggioramento, in termini di qualità, delle amministrazioni succedutesi a Benevento negli ultimi cinque lustri.
Le riflessioni di Piero Mancini, inerenti alla legge elettorale che, attraverso l’elezione diretta del primo cittadino, fa di questi una sorta di “dittatore locale” sintetizzano in maniera egregia quel meccanismo che, a seconda della qualità della personalità cui viene affidato il “comando” della comunità, è foriero di pregevoli o pessimi risultati. 
“La legge che prevede l’elezione diretta del sindaco ha creato nel nostro Paese profonde distorsioni. Il sindaco ha potere immensi. Non contano niente i consiglieri di maggioranza.
Gli assessori sono meri esecutori delle direttive del sindaco che li può rimuovere a suo piacimento”.
In altre parole, è la legge elettorale, secondo Mancini, ad aver trasposto, nell’era dell’IOT e dei social media di cui i professionisti della politica si servono compulsivamente per irretire il proprio elettorato di riferimento, le antiche Signorie, ad aver creato i lillipuziani di cui ha parlato Mastella. 
Le riflessioni del direttore de Il Vaglio vertono invece sullo svilimento del ruolo di consigliere – ruolo assegnato attraverso il meccanismo democratico delle elezioni – in favore di quello di assessore – “dipendente’ del sindaco, ‘comandato’ a occuparsi solo di una o alcune specifiche materie”. 
“Questi consiglieri invece si sono considerati figli di un dio minore al punto da correre ad abbandonare il consesso per consegnarsi individualmente nelle mani del primo cittadino. Sono loro che si sono abbassati fino a sei pollici… Considerandosi, nel farlo, di molto superiori ai colleghi ‘rimasti ‘semplici consiglieri’, ridotti nella “costituzione materiale della politica beneventana’ a sorta di sfigati, in attesa di una promozione, o almeno della briciola di una delega dal sindaco”.
Nell’uno come nell’altro caso quello che è stato descritto è in fondo il perpetuarsi di una accezione retriva della vita comunitaria, ammantata ma nemmeno scalfita dalle dinamiche democratiche nel frattempo intervenute.
Nell’elezione diretta del primo cittadino, salutata all’epoca come una riforma capace di lasciarsi alle spalle l’immobilismo e l’instabilità dei meccanismi elettorali precedenti, ha finito per trovare spazio, in realtà poco familiarizzate con le dinamiche della vita democratica, da una parte quella fascinazione per una narrazione semplificata, quel culto della personalità che è poi in ultima istanza la base dell’illusione che la soluzione di problemi complessi passi per il decisionismo di un uomo al comando, per le doti di un singolo “direttore d’orchestra”, dall’altra la capacità di quei professionisti della politica in grado di coagulare consenso attraverso il “racconto” dei problemi piuttosto che attraverso la loro soluzione.
Di conseguenza, in realtà economicamente e socialmente depresse nelle quali l’incarico, il “lavoretto” possono fare, anche per un “professionista”, la differenza tra un fine mese stentato ed uno almeno dignitoso, ha finito per trovare spazio una accezione della politica che fa della subalternità la contropartita, tutto sommato desiderabile, di una più elevata redditività specifica. 
Persino il ruolo della minoranza risulta del tutto modificato in un simile contesto e appiattito, schiacciato sul dato della compartecipazione ai vantaggi connessi al ruolo. 
Dall’appartenenza al cerchio magico, al leale sostegno del leader, fino ai cordiali rapporti con il macchinista da disturbare il meno possibile, sono le grazie dell’uomo del momento piuttosto che il rispetto del mandato elettorale il centro di gravità permanente della politica beneventana.
La comunità degli amministrati diventa quasi solo il terreno di caccia per il conseguimento, il mantenimento o il miglioramento dello status connesso alla politica esercitata come professione.
Tant’é che, mentre Benevento rimane ultima, tra i capoluoghi di provincia in Italia, per quanto riguarda il rapporto tra giovani (under 35) e lavoro, i compensi per la giunta – da poco resi noti quelli inerenti all’anno 2018 – ammontano a poco meno di 800 mila euro mentre arrivano a sfiorare i due milioni quelli per il consiglio comunale.
Sul rapporto costi-benefici relativo agli appartenenti all’una e all’altro, ognuno giudicherà “secondo scienza e coscienza”.
Alcuni estratti, per quanto non coerenti tra di loro, estrapolati dal contesto e comunque rappresentativi, paradigmatici potrebbero essere d’aiuto, appunto, alla scienza di ognuno.
Clemente Mastella, 219.916,00 euro
«Clemente Mastella scatena la guerra ai piccioni: «Vietato dar loro da mangiare» (Il messaggero.it).

«Ci sono mezzi come le bici a pedalata assistita che viaggiano a velocità elevate mettendo oggettivamente a repentaglio l’incolumità dei pedoni. Ho il dovere di garantire la sicurezza di tutti, bimbi e anziani in primis, e dunque il discorso resta chiuso».(2anews.it)

«Mercoledì 30 agosto, alle ore 20:30, inaugureremo il progetto di illuminazione artistica dell’Obelisco Egizio di piazza Papiniano, realizzato dal lighting designer, Filippo Cannata, e sponsorizzato dal mio amico Diego Della Valle che, per l’occasione, sarà presente» (Ntr24)

«Il sindaco di Benevento, già ministro della Giustizia, e la rock star americana stretti in un abbraccio catturato da uno scatto realizzato sull’isola di Capri e poi pubblicato su Facebook dallo stesso Mastella. “Con un amico americano. Riconoscete chi è?”, la didascalia della foto sul profilo Facebook del sindaco beneventano». (Fanpage.it)

«500 mila presenze (Città Spettacolo 2016, ndr), il 50 per cento di acquisti in più ai supermarket, oltre 150 titoli in testate giornalistiche locali e nazionali, 2000 persone vestite di bianco a bacchettare per strada. Il sindaco Clemente Mastella tiene il conto anche delle visualizzazioni sulla sua pagina Facebook, oltre 360 mila, secondo una stima parziale, mentre quella definitiva si aggira intorno al milione di click. L’Assessore alla Cultura Oberdan Picucci conta pure i selfie: “ne ho concesso 100 in una serata». (Sanniopage.com)

Oberdan Picucci, 86.335,00 euro
«L’Assessore alla Cultura Oberdan Picucci conta pure i selfie: “ne ho concesso 100 in una serata». (Sanniopage.com)

«Il restauro degli affreschi e della cripta della Chiesa di San Marco dei Sabariani rappresenta, così come promesso in campagna elettorale, uno degli obiettivi primari della nostra Amministrazione» (anteprima24.it)

«Nel bilancio previsionale pluriennale del 3 marzo 2018 le attività legate ai Sabariani compaiono sia nel programma n. 20 relativo ai “Servizi ausiliari all’istruzione”, sotto la responsabilità dell’assessore alla cultura Rossella Del Prete, che nel programma n. 23, relativo alle “Attività culturali e interventi diversi nel settore” sotto la responsabilità dell’Assessore Oberdan Picucci». (ottopagine.it)

«Infatti, consultando il programma triennale delle opere pubbliche 2018/2020 si legge chiaramente che per il restauro degli affreschi di piazza Sabariani, è stata prevista una spesa di 100.000 €, come attività di priorità 1, da eseguire tra marzo 2018 a gennaio 2019». (tvsette.net)

Luigi de Nigris, 49.999,00 euro
«L’assessore alle Attività Cimiteriali, Luigi De Nigris, ha proposto alla Giunta comunale, forse nell’ultima riunione di questa consiliatura, l’esame delle due proposte pervenute per la realizzazione di un Tempio crematorio da realizzare nei pressi del Cimitero del capoluogo.
Sarebbe il sesto in Campania.
A presentare richiesta sono state due ditte, non del territorio, con l’intento realizzativo del project financing.
La prima ha ipotizzato un costo per costruire l’impianto pari a 3.800.000 euro ed una disponibilità dell’impianto per trenta anni prima di cederlo gratuitamente al Comune.
La seconda ritiene invece che possano bastare 2.800.000 euro e quindi una gestione dell’impianto per 20 anni prima di passarlo al Comune». (gazzettabenevento.it)

«Fu approvata con 25 voti favorevoli su 29 presenti ma poi cadde nel dimenticatoio nonostante la ditta di pompe funebri si fosse dichiarata disponibile a realizzarlo a proprie spese: 1 miliardo di lire…, oggi siamo a circa 6 miliardi, sempre di lire». (gazzettabenevento.it)

Maria Carmela Serluca, 43.719,00 euro
«È stata una vittoria della camorra. Non si è trattato di semplice vandalismo ai danni di un bene immobile, perché c’è stata una vera e opera di demolizione strutturale. Riparare i danni causati da quest’attacco sarebbe costato troppo al Comune di Benevento, che certo non ha le risorse finanziarie necessarie. Peraltro, l’intervento sarebbe stato antieconomico ed irragionevole: meglio sarebbe stato costruire ex novo l’immobile desiderato, anziché riparare i guasti ad uno vecchio. Alla fine vincono sempre loro» (anteprima24.it)

«Benevento dice no ai clan. Assenti gli amministratori» (ottopagine.it)

Giovanni (Nanni) Russo, 73.390,00 euro
«Corrado Sparandeo promise 200 voti a Nanni Russo. Ma il clan lo tradì. Ecco le intercettazioni […]. Secondo gli investigatori era stato lo stesso Nanni Russo a rivolgersi a Corrado Sparandeo per “ottenere una mano nelle elezioni”. Il clan però lo tradì, mandando il medico del Rummo su tutte le furie» (sanniopage.com)

Francesco De Pierro, 61.931,00 euro
«Benevento Udeur, firmata la pace tra i consiglieri: fiducia al capogruppo De Pierro» (ilquaderno.it)

«De Pierro (UDEUR): Non rinneghiamo nulla del precedente. In queste ore di grandi emozioni e di forti tensioni non rinneghiamo nulla di quanto finora abbiamo realizzato e contribuito generosamente a determinare, tuttavia non ce la sentiamo di rinunciare alla nostra rappresentanza per scomparire in un agglomerato indistinto della sinistra; e ciò perché l’agire politico non può arrestarsi dinanzi a valutazioni meramente localistiche che, sebbene importanti, possono nella sostanza contrastare con la sensibilità del nostro elettorato» (tvsette.net)

«Il Consigliere comunale Francesco De Pierro, ha sancito il suo passaggio nel Partito Democratico» (ilquaderno.it)

«Il capogruppo del Pd al Comune di Benevento, Francesco De Pierro (foto), ha rivolto un’interrogazione al sindaco» (gazzettabenevento.it)

Angelo Feleppa, 55.714,00 euro
«”Mi suona stranissima la richiesta di dimissioni che mi ha rivolto Del Vecchio”, così il consigliere Angelo Feleppa risponde all’ex candidato sindaco a Benevento. E continua: “Un’enormità alla quale non voglio rispondere con lo stesso stile ma solo rimandando alla libertà che, dalla Costituzione fino ai regolamenti comunali, viene garantita agli eletti privi di vincolo di mandato. I seggi, al Parlamento come al Consiglio comunale, non appartengono ai partiti, alle liste o alle correnti, ma ai cittadini”». (labtv.net)

«Il consigliere comunale Angelo Feleppa ha rimesso al sindaco Mastella la delega al Verde Pubblico e con una nota ha motivato la sua decisione: precisando che le deleghe da lui assunte in passato “richiedono un impegno costante e quotidiano (che fino ad oggi ho dato e i risultati sembrano anche evidenti e visibili riconosciuti anche dai cittadini di Benevento)» (ottopagine.it)

«È utile ribadire che il gruppo di Cittadini Protagonisti nasce con lo scopo di mettere insieme consiglieri che hanno la voglia di fornire il proprio personale contributo e stimolare l’azione politica locale, per rimarcare l’amore verso la propria Città. Respingiamo, quindi, con forza al mittente il disegno di far ricadere sul nostro gruppo consiliare la responsabilità delle recenti scelte fatte dal Primo cittadino, le cui vere motivazioni sono da ricercare altrove» (ilvaglio.it)

Luigi Scarinzi, 48.418,00 euro
«La città di Benevento non vive certo una delle sue epoche migliori, ma l’impegno e il contributo di ciascuno possono sovvertire un trend sfavorevole. In tale solco è tracciabile la mia posizione di servitore delle istituzioni disponibile a risollevarne le sorti. Per concorrere ad un rinnovamento è necessario che io assuma però, un atteggiamento di autonomia rispetto al partito ed al gruppo consiliare, senza contrapposizioni o posizionamenti, senza belligeranza, una collocazione neutra finalizzata al perseguimento del bene comune ai beneventani tutti. Nell’ esercizio istituzionale spesso e naturalmente ho avuto in questi ultimi mesi l’occasione di incontrare il Sindaco di Benevento, Clemente Mastella, con il quale aldilà della storia politica di provenienza, ho avuto modo di ripristinare un rapporto umano e cordiale (dopo una lunga avventura tra le truppe del PD, ndr)» (tvsette.net)

Domenico Franzese, 35.958,00 euro
«Due tifosi del Benevento, uno dei quali è un consigliere comunale del gruppo di maggioranza, che avevano minacciato il 20 ottobre scorso un gruppo di tifosi laziali finiti con il furgone per errore fuori percorso, prima della gara Benevento-Lazio sono stati identificati dagli agenti della Squadra Mobile e sottoposti a Daspo per cinque anni dal Questore di Benevento. Il consigliere comunale, della lista civica del sindaco Clemente Mastella, è Domenico Franzese, di 38 anni. I due, in sella ad un ciclomotore, avevano raggiunto il pullmino dei laziali per colpire la carrozzeria, sputando contro gli occupanti dell’automezzo ed impedendo al conducente di proseguire la marcia. I due avevano messo a rischio l’incolumità dei tifosi laziali, in quanto in via Sturzo, dove è scattata l’aggressione, erano presenti folti gruppi di ultras beneventani». (retesei.com)
Massimo Iazzetti

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