Guardia Sanframondi: la vigna della Casa di Bacco diventa aula didattica
Stamane gli alunni dell’Istituto Tecnico Agrario Galilei-Vetrone di Guardia Sanframondi, accompagnati dal prof. Domenico Sebastianelli, si sono recati in vigna per mettere in pratica le tecniche di potatura delle vite imparate sui libri di testo.
Alternanza scuola-lavoro tra i filari di camaiola e gli attrezzi agricoli del Museo del Vino (MuBac) della Casa di Bacco, allestito per far rivivere valori antichi e ricostruire il passato di un popolo di viticoltori.
Per il terzo anno la Casa di Bacco ha stipulato una convenzione con l’Istituto Tecnico Agrario “Galilei-Vetrone” indirizzo Viticoltura ed Enologia di Guardia Sanframondi mettendo a disposizione il Museo del Vino (MuBac) ed una vigna, situata quasi nel centro urbano di Castelvenere, dove gli allievi potranno mettere in pratica le teorie e tecniche apprese in classe.
Questa mattina si è avviato il percorso esterno del progetto denominato “La Vigna di Bacco” inserito nel piano triennale dell’offerta formativa dell’istituzione scolastica e gli allievi hanno potuto svolgere le attività di potatura delle viti e legatura dei tralci.
Nelle prossime settimane gli studenti saranno nuovamente nella vigna per dedicarsi alla gestione della parete vegetativa della vite e sperimentare la tecnica di “inerbimento” del vigneto, una soluzione a costo zero in grado di ridurre fortemente o addirittura eliminare gli interventi chimici antiparassitari. Si tratta di una iniziativa finalizzata alla conduzione di un “vigneto a impatto zero” che vuole stimolare le nuove generazioni di tecnici in ambito viticolo all’innovazione e alla sostenibilità.
Nel vigneto sarà realizzato, inoltre, un “Parco dell’Arte” ed un “Casa del Vino” intesa come “gemmazione” della Casa di Bacco per favorire un incontro proficuo tra viticoltura e arte con lo scopo di farla diventare un piccolo campus culturale con attività didattico – ricreative riferite ad una nuova capacità di generare e sviluppare nelle nuove generazioni la passione per la viticoltura anche attraverso il linguaggio dell’arte.
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