“Bella ciao” in chiesa per don Jumbo Mastronardi: una pagliacciata che offende i fedeli
Don Giovanni Alberto Mastronardi (meglio conosciuto come don Jumbo), co-parroco di Paupisi, interviene con una “lettera aperta” per stigmatizzare l’iniziativa del prete di Pistoia don Biancalani, che vestito con i paramenti liturgici ha cantato in chiesa l’inno resistenziale “Bella ciao”.
“Mi permetto di scrivere questa lettera aperta in merito all’accaduto della canzone “bella ciao” cantata in chiesa da un sacerdote con i paramenti liturgici, e voglio ricordare a qualche confratello e ai fedeli, che i paramenti sacri o liturgici servono unicamente alla celebrazione della santa messa e non per cantare bella ciao oppure far San Remo in chiesa.
Parlo anche a nome di tantissimi fedeli che sono stanchi di questi comportamenti di alcuni sacerdoti che utilizzano la sacralità di un luogo, cioè la chiesa, come teatrino da avanspettacolo, per non parlare di un altro confratello che si diverte a cantare le canzoni dei Ricchi e Poveri durante la santa messa o di mostrare in chiesa davanti al tabernacolo la maglietta della Juve facendo una specie di spogliarello a tempo di musica natalizia. Povera nostra Chiesa!!! I martiri hanno dato la loro vita per la chiesa senza assumere atteggiamenti da empi o da pagliacci. Gesù nel suo ministero ha sempre predicato con la verità del cuore senza ricorrere ai metodi moderni di linguaggio. La chiesa non può essere assolutamente un palco da teatro per protestare o creare la “simpatia clown”, anzi sono convinto che un pagliaccio da circo ha molto più rispetto verso la chiesa.
La gente è veramente indignata ad assistere a queste forme che non sono consone al ruolo del sacerdote ma soprattutto il sacerdote manca di rispetto assoluto verso il luogo sacro.
Se il caro sacerdote aveva desiderio di protestare per la politica della immigrazione poteva farlo in un modo diverso ossia per strada con un corteo autorizzato o presso un ufficio di competenza per gli immigrati. Queste forme di atteggiamenti, che attirano la simpatia delle capre ma non i cuori dei credenti, dissacrano il silenzio mistico della chiesa. Con queste forme strampalate si manca soprattutto di rispetto al Santo Tabernacolo, al senso della Preghiera, alla Meditazione e alla sacralità della Santa Messa. Tanta gente già si allontana dalla chiesa a causa di una crisi dottrinale che ha creato una crisi di fede e la crisi di fede ha generato purtroppo la crisi morale e a tutto ciò dobbiamo pure sopportare taluni sacerdoti che soffrono di esibizionismo da clawn.
Sarebbe stato molto bello se il sacerdote anziché cantare Bella Ciao avesse cantato il Tedeum, almeno li c’è sacralità di preghiera.
Pertanto con questa lettera aperta voglio chiedere scusa e perdono ai fedeli che si sono sentiti giustamente offesi a veder quel luogo sacro violato un ennesima volta dal comportamento a volte superficiale di qualche sacerdote. Noi vogliamo sacerdoti che sappiano celebrare la Santa Messa con le lacrime del cuore, vogliamo sacerdoti che ci insegnino a pregare in chiesa, desideriamo sacerdoti innamorati di Dio e che sappiano curare le nostre ferite spirituali. Vogliamo sacerdoti che ci aiutino a saper stare in ginocchio davanti al Santo Tabernacolo, vogliamo sacerdoti che ci parlino unicamente di Gesù ma soprattutto sacerdoti che con le loro mani consacrate sappiano benedire. In pratica vogliamo sacerdoti innamorati di Dio e non vogliamo più assistere a queste pagliacciate che possono essere fatte benissimo fuori dalla Chiesa. Ricordo ai fedeli che la Chiesa non può essere un palco per i sacerdoti pagliacci, la Chiesa rimane e rimarrà sempre un luogo sacro per quei sacerdoti e fedeli che vogliono ascoltare e vivere il Vangelo di Gesù ossia vivere nella volontà di Dio.
Io spero che qualche vescovo e le autorità ecclesiastiche preposte al vigilare sulla chiesa possano prendere provvedimenti su questi comportamenti anomali che vengono fatti nelle nostre Chiese. Io sacerdote di serie B preferisco pregare davanti al Santo Tabernacolo anziché cantare Bella Ciao. Preferisco parlare di Gesù e donare ai miei fedeli il Pane Eucaristico. Come sacerdote grido con tutta la mia forza che è una vergogna che in tante chiese perfino si balla e si grida come se si fosse allo stadio. La chiesa è sempre un luogo di silenzio per ascoltare la voce di Dio.
Sia lodato Gesù Cristo. ”
Don Jumbo Mastronardi
Sacerdote della Diocesi di Benevento
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