Dal 24 al 28 aprile a Castelpoto la XV Sagra della Salsiccia Rossa
Da mercoledì 24 a domenica 28 aprile 2019, le luci della ribalta gastronomica anche extra-regionale si accendono sulla rinomatissima salsiccia rossa di Castelpoto, nella 15esima edizione della omonima sagra. Sono già in numero cospicuo le prenotazioni, per cui si preannuncia l’entusiasta invasione di migliaia di «gastronauti» dal palato sopraffino.
Tale evento, come di consueto, è organizzato alla perfezione dall’«Associazione salsiccia rossa di Castelpoto e prodotti tipici», con il patrocinio della Regione Campania, della Provincia di Benevento, del Comune di Castelpoto, della Coldiretti e della Confederazione italiana agricoltori (Cia).
Gli stand saranno aperti per degustare salsiccia, cecatielli, prodotti tipici e vino locale. In questi cinque appuntamenti, inoltre, la eccelsa enogastronomia castelpotana si coniugherà con occasioni di irrefrenabile allegria e smisurato divertimento.
Ecco, infatti, il variegato programma musicale, ogni sera dalle ore 21.
Mercoledì 24 aprile, musiche dal Salento con «Alla Bua». Giovedì 25 aprile, motoraduno e serata di karaoke. In occasione del motoraduno, stand aperti anche a pranzo, con live music e show girl: bellissime fanciulle, che saranno le sexy protagoniste di uno spettacolo indimenticabile.
Venerdì 26 aprile, la performance del cantautore Michele Di Maina, con «Momenti Di Musica Remix Latina». A seguire, coinvolgente ballo liscio con i «Figli delle Stelle». Sabato 27 aprile, gli «Orizzonti Popolari». Domenica 28 aprile, stand nuovamente aperti anche a pranzo. In serata, «Castelpoto in 4×4» e «danze» scatenate sulle note de «I Trementisti».
Per info: albertoferrone@gmail.com; 3478645693; 3687024398.
La salsiccia rossa di Castelpoto, presidio Slow Food, viene prodotta selezionando carni suine scelte (prosciutto e spalla). Fra gli ingredienti, la polvere di peperoncini coltivati in loco (i cosiddetti «papauli»), un infuso di teste d’aglio in acqua, per evitare che le carni si asciughino troppo, sale e finocchietto selvatico, per l’impasto definitivo.
Dopo l’insaccatura in budello naturale, eseguita completamente a mano, si formano collane di piccole salsicce, dal peso variabile dai 100 ai 140 grammi. La salsiccia rossa stagiona, sotto la stretta e quotidiana vigilanza dei produttori, dai 20 ai 50 giorni, secondo il calibro e la pezzatura.
La modalità di consumo più comune è a fettine con un buon pane casereccio oppure, per chi riesce a reperirlo, con il pane «cunzat» (una pizza arricchita di ciccioli e uva passa che si produce solo a Castelpoto).
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