Assunzione di 57 unità a Palazzo Mosti: Clemente Mastella vs Carlo Sibilia

Carlo Sibilia

Il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia (esponente del M5S), nei giorni scorsi ha diffuso una nota alla stampa con la quale comunicava una importante notizia per il Comune di Benevento.
Questo il testo di Sibilia: “Ho dato il via libera all’assunzione di 57 unità per l’organico del Municipio. Aumento del personale che rappresenta una boccata d’ossigeno per l’Ente in dissesto che vive una situazione fragile dal punto di vista economico–finanziario e del personale. In occasione della riunione mensile della commissione Cosfel da me presieduta, ho autorizzato l’assunzione, a tempo indeterminato, di 38 lavoratori che saranno inseriti a pieno regime nell’organico dell’Ente. Si stabilizzano, così, delle posizioni di risorse che, fino ad oggi, hanno vissuto nel limbo del precariato. Inoltre, ho approvato 19 unità per la mobilità volontaria. L’impegno del Governo del cambiamento a fianco di sindaci è sotto gli occhi di tutti. Per questo, continuiamo nella direzione intrapresa garantendo il massimo sostegno ai Comuni e ai cittadini”.

Clemente Mastella

Immediata la piccata replica del sindaco di Benevento, Clemente Mastella, che ha dichiarato: “Il Sottosegretario Carlo Sibilia ha dichiarato in una nota che grazie a lui il Comune di Benevento ha ottenuto il via libera per 57 nuove assunzioni. Premesso che diversi saranno in mobilità e quindi arriveranno per trasferimento, la sua dichiarazione mi ricorda quella di modesti sottosegretari democristiani che vendevano una merce non loro. Nella commissione c’è il rappresentante, tra gli altri, dei Comuni italiani; ma la verità è che il piano è stato proposto da me e che senza l’apporto finanziario del Comune di Benevento le assunzioni non ci sarebbero potute essere. Né io mi sono rivolto al Sottosegretario per chiedere alcun favore. Quindi i suoi presunti meriti sono davvero singolari. Quanto alla vicinanza del Governo ai sindaci, basta ricordare la battaglia per il Piano Periferie. È stata dura ed ancora continua”.
Insomma, sembra proprio una vecchia diatriba d’altri tempi…

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