Asl Bn1, la Uil preoccupata per un andazzo che penalizza i lavoratori

Buoni pasto, fondi per il riconoscimento della produzione, uso unilaterale dello Straordinario: tanti gli argomenti che pendono sui dipendenti dell’Asl Bn1.
“Le cause di malessere dei dipendenti e di preoccupazione per noi organizzazioni sindacali sono molteplici – esordisce il segretario territoriale della Uil Fpl, Giovanni De Luca – Basti pensare che le trattative per il fondo della produttività sono ferme da novembre e il Direttore Generale, Picker non ha proprio risposto a due nostre richieste di incontro”.
Snocciolando le cause del contendere, si comincia con la situazione dei buoni pasto. “A settembre 2018 – incalza De Luca – la Uil Fpl da sola, nella persona del sottoscritto, ha chiesto che i buoni fossero portati da due a cinque settimanali. Va detto che la questione dei buoni pasto è al di fuori dalla contrattazione decentrata e dipende esclusivamente dal Direttore Generale. Avevamo avuto, però, una sensazione di apertura a tale proposta da parte del Dottor Picker. Purtroppo, invece, constatiamo che a distanza di sei mesi, la vicenda è stata praticamente dimenticata”.
Altro aspetto poco chiaro è l’utilizzo dello Straordinario il quale, oltre ad essere deciso unilateralmente dalla azienda, sta riguardando esclusivamente gli Osa e l’Area Amministrativa.
“Questo aspetto ci rammarica – incalza il segretario territoriale della Uil Fpl – perché l’utilizzo dell’Istituto dello Straordinario va concertato con le Organizzazioni Sindacali. Cosa che l’azienda non ha fatto. In più dedicare queste ore in più a un solo settore, va a depauperare il Fondo ex Art 80 CCNL 21/05/2018 Area Comparto, che oltre che per lo Straordinario va utilizzato anche per altre voci, tra le quali gli Incarichi di Funzione”.
Per questo appare necessario un incontro a breve. “Prima di tutto invochiamo una revoca immediata dello Straordinario già concesso visto che è materia di contrattazione decentrata. Inoltre chiediamo un incontro urgente al dottor Picker – conclude De Luca – Pensiamo che un discorso su fondo, fasce, posizioni organizzative e produzione non sia più rimandabile. D’altronde, se non erro, anche un’altra sigla sindacale ha chiesto un incontro sulla questione e ammetto che sono sorpreso dal silenzio delle altre Organizzazioni. Ci auguriamo che stavolta la Direzione Generale dell’Asl Bn1 risponda e ci convochi perché se anche questa richiesta farà la fine delle precedenti, ci vedremo costretti a valutare nuove e incisive forme di lotta sindacale”. 
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