I Carabinieri smantellano in città un’organizzazione dedita al traffico di stupefacenti
Nella mattinata odierna, all’esito di un’indagine coordinatadalla Procura della Repubblica di Napoli-Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Benevento hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, nei confronti di 5 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
L’operazione scaturisce dagli esiti di una complessa attività d’indagine condotta dal Nucleo Investigativo Carabinieri di Benevento, avviata nel mese di settembre 2016 e protrattasi fino al marzo 2018, che ha consentito di disvelare l’esistenza di una organizzazione, tesa ad attività di spaccio di sostanze stupefacenti, operante in Benevento e comuni limitrofi.
Nell’ordinanza cautelare vengono evidenziate dal Gip le risultanze della complessa attività investigativa che si fonda principalmente su nutrite attività tecniche, servizi di osservazione, pedinamenti sequestri e arresti della p.g., corroborate, tra l’altro, dalle dichiarazioni di diversi acquirenti. Le investigazioni hanno evidenziato che M.P. risulta essere l’organizzatore del sodalizio criminoso, con la funzione di dirigere i partecipi, di organizzare l’approvvigionamento e lo spaccio della sostanza stupefacente, di gestire i proventi derivanti dallo spaccio della droga, di gestire le consegne di droga ai referenti degli altri gruppi di spacciatori. Gli altri soggetti si occupavano principalmente del trasporto, della vendita al dettaglio della sostanza stupefacente dei viaggi di approvvigionamento della sostanza dalle aree di Castel Volturno (eroina) e Castello di Cisterna (hashish, cocaina e crack). Nel corso dell’attività sono stati documentati viaggi giornalieri presso le suddette località da parte degli indagati, che hanno evidenziato l’estrema pericolosità della contestata associazione, alla luce dell’assiduità degli approvvigionamenti effettuati soprattutto da uno degli indagati, della mole e quotidianità dei successivi spacci, oltre cento accertati, dall’ingente disponibilità di sostanze stupefacenti anche di diverso tipo, come suffragato in occasione dei sequestri (droga rinvenuta il 27.1.2017 nel sottoscala di un palazzo) a carico dei diversi affiliati; dei conseguenti notevoli ingiusti profitti, e dell’attualità della stessa, atteso che alcun arresto o sequestro ha interrotto l’attività criminosa del sodalizio.